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Formentera birdwatching: Estany Pudent

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Birdwatching a Formentera: un itinerario top!

Foto di Andrea Gersi che ringrazio

Appassionati di Birdwatching a Formentera c’è un paradiso che vi attente: anatre, gabbiani, fenicotteri… Tutti abitanti di Estany Pudent, un lago salato situato nella parte settentrionale dell’isola.

È incluso nel Parco naturale delle Saline, nei pressi del porto della Savina. 

Seguitemi in questo itinerario e non rimarrete delusi. Toglietevi intanto subito dalla testa di farvi il bagno, perché è vietato (e a mio avviso, neanche troppo invitante, visto che pudent significa puzzolente…). Molto meglio visitarlo in bicicletta.

Ovviamente il periodo migliore per esplorarlo è fuori stagione, quando l’avifauna è più ricca, in quanto meno disturbata. Non è un caso che proprio recentemente, in assenza del solito afflusso di turisti causa Covid, è stato avvistato un esemplare di Otarda.

Il lago è salato in quanto collegato al mare dal piccolo canale di Sa Sequi (vi rimando a un mio articolo dedicato ai problemi per l’avifauna legati a questo flusso di acqua e alle proposte per proteggerla).

Come arrivare a Estany Pudent

Il punto migliore per entrare sia se siete a piedi che in bici (consigliatissima) è la stradina in discesa dietro il ristorante Caminito, appena fuori Es Pujols.

Spiego meglio: uscite da Es Pujols in direzione Savina e appena lasciato il paesino sulla sinistra vedrete il ristorante. Qualche metro prima sulla sinistra c’è una discesine.

Con un po’ di intuito, riuscirete a prendere il sentiero che costeggia tutto il lago.

Giusto per vostra conoscenza, la parte nord-occidentale di Estany Pudent è conosciuta come la salina di Ferrer (la più piccola), mentre il versante nord-orientale è la salina di Marroig (quella più grande).

La presenza di una vegetazione ricca e paludosa si deve anche alla presenza di acqua dolce della sorgente spontanea di Es Brolls, che rendo questo ambiente l’habitat ideale di molte specie di uccelli.

Birdwatching a Formentera: gli uccelli

Ecco qui una gallery dei principali uccelli che potrete avvistare durante il vostro birdwatching a Formentera (scorri le immagini e dimmi quale preferisci. Io lo Svasso!)

Qualche info sul Sa Sequi

Prima di concludere, vorrei dirvi qualcosa in più sul Sa Sequi. 

Intanto, qui c’è un omonimo ristorante dove si dice Chris Rea festeggiò il disco d’oro per il suo brano On the beach, il cui video venne girato proprio a Formentera.

Questo canale artificiale venne costruito a metà del 1900 per evitare le malattie facilitate dall’acqua stagnante, anche se già nel 1700 doveva esistere qualcosa di simile.

Anche se ultimamente è iniziata la moda di farsi le foto dentro il canale, potendo evitate, sia per motivi igienici che di rispetto dell’ambiente.

Allora? Pronti per un birdwatching al tramonto? L’ora perfetta, perché il lago si infuoca e i vostri scatti fotografici saranno insuperabili (come quello di Andrea Gersi). E a proposito di scatti incredibili, i migliori restano quelli fatti alle spiagge di Formentera.

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Hierbas ibicencas, il liquore di Formentera

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hierbas formentera

Fu una famiglia di Formentera a inventare lo Hierbas

Se siete stati a Formentera vi sarete resi conto che è impossibile non bere almeno una volta un chupito (“bicchierino”) di hierbas, un liquore alle erbe. Per questo credo sia interessante raccontare la storia che lo lega all’isola, perché non tutti la conoscono.

Infatti, il nome inganna: oggi la trovate nei supermercati con il nome di hierbas ibicencas, ma come avrete capito, le sue origini rimandano a Formentera, a Es Caló per la precisione.

La famiglia Marí Mayans

hierbas
Bottiglia odierna dello hierbas marca Marí Mayans

Formentera è un’isola dove l’acqua non è mai stata abbondante. Questo ha sempre reso le erbe dell’isola molto concentrate. Parliamo di finocchietto selvatico, di timo, di rosmarino, di lavanda, di salvia e di altre piante ancora oggi molto presenti sull’isola.

Al formenterense Juan Marí Mayans piaceva conoscere le proprietà delle erbe e si recò lui stesso a Barcellona per studiarne meglio le modalità d’impiego e i segreti della distillazione. Da lì al realizzarne un gustosissimo liquore il passo fu breve.

Dopo aver provato con la frigola (a base di timo, ancora oggi commercializzato), ottenne – distillando nella propria casa a Es Caló – lo hierbas con un mix che presto fu richiestissimo da ogni parte delle Baleari.

Es Caló anticamente, prima che venisse costruito il porto della Savina, era il porticciolo naturale dell’isola. Da qui partivano e qui arrivavano tutti gli scambi commerciali con Ibiza. Questo favorì la diffusione del liquore.

Per questo la famiglia Mayans si trasferí presto a Ibiza, dove riuscì a dare un futuro imprenditoriale a questa grande intuizione (1880).

Oggi la produzione si svolge totalmente a Ibiza, ma a Formentera troverete se sarete fortunati versioni “fatte in casa” molto interessanti.

Il liquore

Gli ingredienti dello hierbas variano di preparazione in preparazione, da marca a marca. In generale, il sapore predominante è l’anice, ma anche a me che non piace l’anice, piace molto bere hierbas.

Nel 1997, lo “Hierbas Ibicencas” è stato riconosciuto come prodotto di Origine Geografica Tipica.

La gradazione alcolica è sui 25 gradi.

Il segreto

Proprio gustando una di queste preparazioni casalinghe, mi sono fatta spiegare il procedimento. È così che ho scoperto qual è il segreto che ogni hierbas deve rispettare.

Infatti, possono cambiare le erbe, possono cambiare i procedimenti. Ma una cosa non può essere ignorata: il numero delle erbe impiegate deve essere rigorosamente dispari.

Dove e come bere hierbas

il mio hierbas preferito…

Ristoranti

In tutti i ristoranti di Formentera è probabile che a fine pasto vi sia richiesto se gradite hierbas. Se risponderete di sì, la domanda successiva sarà: con o senza hielo (ghiaccio)? Decidete voi in base ai vostri gusti. A me piace con.

In alcuni casi, i proprietari dei ristoranti stessi proporranno versioni casalinghe di liquore (che è l’esperienza più autentica).

Bar

In qualsiasi bar potete chiedere un chupito (si legge “ciupito”, sarebbe un “bicchierino” come vi dicevo anche prima) di hierbas.

Supermercati

In tutti i supermercati troverete un vasto assortimento di hierbas, non solo di marca Mayans. Io per esempio opto per una versione realizzata con erbe biologiche e una bottiglia marrone…

In Italia

Si trova in Italia? Se fate qualche ricerca sì. Il prezzo sarà quasi raddoppiato, ma d’altronde è il liquore di Formentera e berlo a casa sul vostro divano è un lusso.

Voglio concludere condividendo con voi una riflessione che non sono l’unica ad aver fatto: alla fine, lo hierbas è davvero speciale solo quando viene bevuto a Formentera. Ma sono considerazioni personali.

E ora avete voglia di scoprire ancora qualcosa sulla gastronomia di Formentera?

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I paesi di Formentera

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Scopri il capoluogo e tutti i paesi di Formentera

Per chi non è ancora stato a Formentera, può essere utile sapere quali siano i paesi dell’isola. Ecco qui tutti i principali centri abitati, paese per paese, compreso il capoluogo Sant Francesc Xavier.

Prima di iniziare a descriverveli, vi ricordo che Formentera è molto piccola: la superficie è di 83 kmq ed è attraversata da una strada lunga circa 20 km, che collega il porto (Savina) a La Mola.

L’interno è caratterizzato invece da strade sterrate, muretti in pietra e poderi privati.

Gli abitanti di Formentera (i formenterensi) sono circa 12.000, di cui la maggior parte vive a e intorno Sant Francesc. 

Le località direttamente sul mare sono Es Pujols, Es Caló e la Savina. Sconsiglio per alloggiare El Pilar, in quanto si trova in una zona lontana da tutto (spiagge, benzinaio, ecc.), ma in generale tutto si raggiunge in max 20 minuti in auto.

A Formentera non ci sono dunque città vere e proprie…

Ecco i paesi di Formentera

Ecco l’elenco dei centri abitati dell’isola, tutte le altre zone (come per esempio Ca Marí, Porto Saler) sono località dove si trovano solo case e alloggi, non sono dei veri e propri agglomerati urbani.

Sant Francesc Xavier

sant francesc formentera

Sant Francesc Xavier è il capoluogo dell’isola, si trova nell’entroterra e conta 2.000 abitanti circa. La maggior parte della vita dell’isola si svolge qui.

Il centro delle attività è Placa de la Costituciò, dove si trovano il Comune, la chiesa del XVIII secolo e la Sala delle Esposizioni.

Tutto intorno alla piazza ci sono bar, ristoranti, un albergo molto trendy e una zona pedonale per lo shopping. 

A Sant Francesc troverete anche la biblioteca, il più grande supermercato dell’isola, il piccolo Museo Etnografico e tutte le più importanti istituzioni.

Es Pujols

es pujols spiaggia

Questa è la località più richiesta dal turismo italiano, tanto che durante i mesi estivi è davvero raro sentir parlare spagnolo. Se questo è un bene o un male decidetelo voi…

È il polo turistico per eccellenza, con una splendida spiaggia attrezzata di sabbia bianca e mare splendido, ideale per famiglie, con negozi, supermercati, ristoranti, bar… non manca davvero niente.

Il suo lungomare offre la possibilità di fare passeggiate strusci, shopping… è anche possibile avvistare molti VIP.

Offre una movimentata vita notturna, qui infatti si trovano le uniche due discoteche dell’isola, ma non immaginatevi locali in stile ibizenco: Formentera è molto diversa da Ibiza.

Ma ci sono anche altre cose da sapere su Ej Pujols, come la presenza di un sito archeologico…

Sant Ferran de Ses Roques

Famoso per il suo passato hippy, Sant Ferran de Ses Roques è negli ultimi anni un piccolo paesino in grande espansione. 

Ci sono localini, supermercati, farmacia, negozietti, pizzerie e soprattutto una piazza: è qui che troverete il Fonda Pepe, uno dei locali storici dell’isola.

Nei mesi estivi, si svolgono esibizioni musicali davanti alla chiesetta di fine 1800 e il mercato artigianale, con artisti isolani.

Se volete alloggiare a San Ferran sappiate che la notte non è proprio silenziosa…

Nelle vicinanze di San Ferran ci sono molte cose interessanti da visitare, come Cala en Baster.

Es Caló de Sant Augustí

es calo formentera

Es Calo è davvero un micropaesino, composto da una viale che non supera i 100 metri e con 200 abitanti. 

Era l’antico porto di Formentera, e sedersi al bar o al ristorante con affaccio sull’acqua offre una vista mozzafiato.

Qui troverete la targa a Monserrat Roig, la distilleria (non visitabile) dello hierbas, il liquore delle Baleari e per le rimesse delle barche, per uno scatto fotografico top. Da qui a piedi si possono raggiungere delle bellissime spiaggette (Ses Platjetes).

Ma anche a Es Calo per quanto piccolo, a guardare bene, ci sono tante cose interessanti, soprattutto nei dintorni.

Pilar de La Mola

Si dice che La Mola sia un’isola nell’isola, perché sarà l’altitudine (è la parte più alta dell’isola che tocca i 200 metri), ma chi vive qui si stente più de La Mola che di Formentera…

Sempre molto tranquilla anche durante i mesi estivi (a parte la notte della Flower Power e a Sant Juan), con qualche negozio (tra cui il laboratorio atelier dell’artista orafo Mayoral), ristoranti e bar, dove il tempo è sospeso.

Di certo durante la vostra vacanza, verrete qui almeno una volta per visitare il mercatino artigianale.

Qui si trovano anche il vecchio mulino, la cantina Terramoll e il celebre faro

Savina

Un passaggio obbligato per quasi tutti i visitatori dell’isola, in quanto è qui che approdano tutti i traghetti che collegati Formentera a Ibiza o alla Spagna.

Qui troverete negozi, supermercati, bar e noleggio di auto, moto e bici, ma è anche un luogo dove difficilmente si torna durante il soggiorno sull’isola a parte per alcuni ristoranti.

Forse, se siete interessati al kayak o altri sport acquatici, o al noleggio di una barca, ricapiterete alla Savina.

Ecco. I paesi di Formentera sono questi. Poi ci sono delle località, ma si tratta di zone prive di servizi. È probabile che durante il vostro soggiorno sull’isola, anche se solo di una settimana, li visiterete tutti.

 

La mia Classifica:

Es Pujols per la spensieratezza
San Ferran per chiacchiere vintage
San Francesc per tutto
El Pilar per isolarsi in pace
La Savina per partire e ritornare
Es Caló per sempre…

 

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Espalmador, tesoro di Formentera

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espalmador
Spiaggia di Espalmador

Come arrivare da Formentera a Espalmador

Espalmador (a nord di Formentera) è uno splendido isolotto incontaminato con spiagge di sabbia bianca e acque caraibiche. Conta una superficie di 2 kmq ed è la più grande tra le isole disabitate delle Baleari.

È raggiungibile solo in barca (e mai attraversando a piedi Punta de Pas, il brevissimo tratto sabbioso – 50 m – che lo divide da Formentera, perché è molto pericoloso per via di forti correnti).

A Espalmador anticamente si fermavano le imbarcazioni per riparare il fondo, in caso di avaria, il verbo “espalmar” si riferisce all’azione di pulire l’imbarcazione, in un’area sempre calma come questa.

L’isola è ancora oggi disabitata, a parte una casa privata (Can Vidal), che è proprio quella dei proprietari, che hanno comunque concesso l’accesso pubblico all’isola. Possiamo senz’altro includerla nelle spiagge più belle da visitare durante una vacanza sull’isola.

 
 
 
 
 
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Storia dell’isola

Nel 1932 un uomo di origini irlandesi che viveva a Barcellona, Bernardo Cinnamond James, la acquistò da Carlo Tur Roig per 42.500 pesetas, corrispondenti a circa 300 euro.

In una intervista il nipote Norman racconta: “Mio nonno era appassionato di cavalli e possedeva una scuderia, ma mio padre, non era minimamente interessato a portare avanti l’attività, così Bernardo la vendette e si comprò una barca”. 

Cominciò così a navigare per le Baleari, fino ad arrivare a Formentera, dove acquistò questo paradiso per una cifra ridicola. 

Nel 1941 poi Bernardo vende l’isola al figlio, che inizia a frequentarla con la famiglia diverse volte l’anno, fino alla sua morte. 

Anche i nipoti che la ereditarono hanno dato un esempio di rispetto totale della natura e dell’ambiente, tanto che nel corso degli anni non ne hanno modificato nulla. 

Nel 2017 Esplamador era stata messa in vendita per 22 milioni di euro ma venne acquistata per 18 da gli imprenditori  belgi Christian y Jean Cigrang l’anno seguente.

Anche loro si sono impegnati con il governo delle Baleari a preservare questo ambiente così fragile, incluso nel territorio del Parco Naturale di Ibiza e Formentera.

Una curiosità: il Manolito, una delle storiche imbarcazioni che effettuava il tragitto Ibiza/Formentera in passato, naufragò nel 1960 proprio davanti alle coste di Espalmador, dove potettero salvarsi gli sventurati passeggeri.

Cosa vedere a Espalmador

Non tutti sanno che Espalmador appartiene alla parrocchia di Sant Ferran de Ses Roques. Nonostante le ridotte dimensioni, la diversità degli ecosistemi è notevole. Ipotizziamo un itinerario a piedi dell’isola, partendo da Punta des Carritx, la parte più vicina a Formentera.

Playa de S’Alga

Si tratta di una spiaggia simile a Ses Illetes come conformazione, con sabbia bianca fina e mare verde acqua cristallino, e dune incontaminate alle spalle.

Qui si radunano tutti i turisti che visitano in giornata Espalmador partendo da Formentera.

Superandola si incontra un oratorio dedicato a San Bernardo (l’antico proprietario si chiamava così).

Torre Sa Guardiola

Come tutte le altre torri di Formentera, questa costruzione è stata fondamentale in passato per dare un senso di protezione alla popolazione, permettendo di avvistare l’eventuale invasore con largo anticipo.

I fanghi

Purtroppo, molti turisti per mancanza di informazione continuano durante i mesi estivi a farsi i fanghi presenti nel laghetto poco lontano dalla spiaggia. L’area è l’habitat ideale di molti uccelli, essendo una zona molto umida.

Si tratta in realtà di fango e chissà quali altre sostanze organiche, molto lontane dal rappresentare unguenti benefici… 

Isolotto Sa Torreta

Anticamente utilizzata come riparo dai pescatori, oggi dalle barche di chi visita Formentera, prende il nome da un’altra torre, oggi inesistente.

Faro d’en Pou

espalmador faro

Continuando verso la punta settentrionale di Espalmador, vedrete un’altra isoletta con un faro, Far d’en Pou, costruito nel 1864, per garantire più sicurezza durante il transito marittimo.

Da questo punto in poi la costa è più o meno tutta uguale, fino a tornare a Punta des Pas. Da notare la grande presenza di pietra marés, caratteristica di questa zona.

Arrivare a Espalmador

Per visitare Espalmador potete affittare una barca o unirvi alle gite giornaliere di gruppo che partono dal porto della Savina.

Solitamente i traghetti partono in alta stagione tra le 10:15 e le 11:45 e alle 13:15, con una sosta a largo di Ses Illetes. Il ritorno è previsto per le 16:15/ 17:30 o 18:45. 

Mi raccomando, non fatevi prendere dalla tentazione di andarci a piedi, attraversando i pochi metri che sperano la punta settentrionale di Formentera da Espalmador: più di una volta ho soccorso io stessa con la barca delle persone bloccate dalla corrente su una roccia in mezzo al mare.

Se siete avete noleggiato una barca in autonomia, potete raggiungere la punta estrema di Espalmador, quella verso Ibiza e tuffarvi in un mare favoloso, ottimo per lo snorkeling.

Per scoprire tutte le storie nascoste e i luoghi più magici di Formentera, ti consiglio di leggere Formentera non esiste.

 



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Sant Ferran a Formentera

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sant ferran formentera

Sant Ferran a Formentera: cosa fare e cosa sapere

A Sant Ferran de ses Roques, uno dei paesi di Formentera, ci si va principalmente per un motivo: il Fonda Pepe, un famosissimo locale sulla via centrale, dove non passano le macchine, ma da cui è passata tanta storia hippy.

In realtà sarebbe “la Fonda Pepe”, in quanto nacque come locanda per gli abitanti che si recavano alla festa del patrono.

fonda pepe san ferran

Ora sono i turisti a darsi appuntamento qui a una certa ora, per chiacchierare a suon di chupitos anche fino all’alba.

Per chupito si intende un bicchierino di liquore, spesso aromatizzato, buttato giù tutto d’un sorso.

Nonostante sia formato da una manciata di case, da qualche negozio e da pochi locali, il paese festeggia un proprio patrono (il 30 maggio) e possiede un cimitero a parte.

Non fatevi dunque ingannare dalle dimensioni, a San Ferran c’è tanto da vedere. Ecco le principali attrazioni che vi consiglio di non perdere.

Cosa Vedere a San Ferran

Nonostante si tratti di un paesino piccolissimo neanche troppo vicino al mare, a Formentera Sant Ferran è una tappa obbligata per respirare quel che resta del periodo.

Fonda Pepe

fonda pepe san ferran
Foto di Reinald Wunsche del Fonda Pepe negli anni ’60

Il Fonda Pepe (in realtà bisognerebbe dire “la” in quanto nasce come locanda) è il posto più legato alla storia hippy di Formentera.

Nato negli anni ’50, ancora oggi ha mantenuto quell’atmosfera sognante e semplice che caratterizzava quel periodo.

Era proprio qui davanti che gli hippy arrivati a Formentera si riunivano tra il 1960 e il 1970.

Oggi potete andarci per bere qualcosa senza troppe pretese (vi consiglio una hierbas con ghiaccio), chiacchierando con chi c’è… 

Mercato artigianale

quadri formentera

Da qualche anno, il paese ospita un nuovo mercato artistico, dove espongono i pittori dell’isola, tra cui Nuria Fortuny, Teresa Matilla e Jordi Torrent.

Tutti iscritti all’ADAF, l’associazione degli artisti di Formentera. Masticando un po’ di spagnolo e passeggiando tra un padiglione e l’altro ci si può far raccontare il legame tra Formentera e le opere esposte.

Le bancarelle si trovano lungo Carrer Major ed è aperto da maggio a ottobre, tutti i giorni tranne mercoledì e domenica, dalle 20.00 a mezzanotte.

Piazza della chiesa

La chiesa che si incontra sulla piazzetta di San Ferran risale al 1785 e venne dichiarata Bene di Interesse Culturale nel 1996. Nei mesi estivi qui si svolgono esibizioni di artisti di strada e i giovani si raggruppano per suonare con la chitarra.

Siamo a pochi metri dal Fonda Pepe, quindi dalle 23.00 in poi l’estate c’è sempre molto movimento.

Formentera Guitar

Nascosto in una delle vette interne di questo minuscolo paese, c’è il laboratorio di Formentera Guitar. Si tratta di luogo legato a una storia di rock, di musica e soprattutto di chitarre tirate dentro il mare di Formentera…

Sono i proprietari di questo bizzarro negozio a organizzare due notti di musica a settembre proprio in piazza a San Ferran.

Se volete conoscerla, la racconto nel libro Formentera non esiste, insieme a tante storie interessanti sull’isola.

Concerti gratuiti

Ogni venerdì sera in alta stagione, potrete assistere a ottima musica dal vivo in piazza con movimentate jam session. Solitamente si inizia verso le 22.30 e si alternano varie band isolane. La gente balla in piazza e sono tutti gratuiti.

Biblioteca International

biblioteca internacional formentera

Superando il Fonda Pepe e la piazza con la chiesa, sulla sinistra buttate un occhio all’edificio bianco con un grande cancello basso. Questa era la casa/biblioteca di Bob Lewis Baldon

Cosa c’è nei dintorni

  • Cala en Baster: il nome “baster” fa riferimento all’artigiano che produceva guarnizioni in pelle destinate agli animali da trasporto (come le selle). Si tratta di una cala rocciosa, molto suggestiva per la trasparenza dell’acqua e per la vista panoramica su Ibiza.
  • Torre Punta Prima: nei pressi di Cala en Baster si trova anche una delle torri di difesa di Formentera
  • Mulino Pink Floyd: la copertina dell’album “More” raffigura proprio uno dei due mulini di Formentera ancora visibili a San Ferran.pink floyd formentera
  • Ses Roques, un locale dove sentirsi liberi e dove ascoltare musica di band isolane

San Fernando (San Ferran in italiano) conserva ancora oggi un’atmosfera surreale, come se l’aria che si respira fosse, in certi momenti, la stessa di tanti anni fa…

Continua a scoprire le storie della Formentera hippy, io non smetterei mai di leggerle, perché mi riportano a un’epoca spensierata e libera, anche se – ovviamente – non ero ancora nata.

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La Biblioteca Internacional di Formentera

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Bob Lewis Baldon e la Biblioteca International di Formentera

Quella che sto per raccontarvi è la storia di un americano, Bob Lewis Baldon e della Biblioteca Internacional di Formentera, che fa parte di quei racconti nascosti e forse un po’ dimenticati, che mi piace raccontare durante i miei itinerari a Formentera.

Nel 1966 Robert Lewis Baldon, detto Bob, si trasformò in bibliotecario, per caso o per necessità. 

bob lewis baldon

Arrivò a Formentera prima della luce elettrica. L’ambiente che trovò era molto diverso da quello di Manhattan.

Lì era stato architetto con discreto successo economico e professionale e dove a quarantacinque anni ruppe per sempre con un certo tipo di vita: quello legato al sistema capitalista e competitivo, predominante nella società statunitense. 

Scelse di vivere un esilio interiore in segno di silenziosa protesta. 

Questo gesto radicale offrì a Bob l’opportunità di dare sfogo alla sua grande passione per la lettura, che presto divenne una missione culturale.

Così trasformò la sua casa di Formentera in un luogo di incontri e di dibattiti, a cui partecipavano gli intellettuali che passavano di lì negli Anni Settanta: poeti, musicisti, giornalisti, romanzieri, pittori, attori. 

Con l’interesse di alcuni formenterensi e una comunità internazionale sempre più consistente, a poco a poco la Casa de Libros di Sant Ferran –situata di fronte all’attuale ristorante Can Forn e aperta sette giorni su sette – trovò un proprio spazio nella società. 

Più tardi, sarebbero arrivati la televisione, i video, le antenne paraboliche, la fine dei viaggiatori e il boom del turismo di massa. 

Tempi duri per la lettura. E allora, nel 1984, un accordo con il Comune permise di preservare i fondi bibliografici accumulati da Bob dal 1966 (circa 25.000 volumi) nella Biblioteca Internacional. 

Bob ricevette in cambio una pensione, e fino a pochi giorni dalla morte lavorò nella biblioteca con amore e devozione. 

La tomba di Bob nel cimitero di Sant Francesc trasmette ancora l’intensità della passione, adornata da un libro di ceramica aperto e da un orologio bizzarro che segna le 12.05. 

Nel 1999 fu creata l’associazione Amics de la biblioteca internacional, per continuare l’attività culturale di chi lasciò tutto, per avere tutto. Ogni anno al aprile in occasione di Sant Jordi organizzano sempre qualcosa per commemorare questa storia così semplice ma allo stesso intensa.

Dal 2002, il primo parco infantile di Formentera è stato dedicato proprio a Robert Lewis Baldon ‘Bob.

Le storie più belle di Formentera sono spesso nascoste e poco documentate. Io ho passato mesi sull’isola bussando porta a porta per farmele raccontare. Ed è anche così che mi sono innamorata di Formentera.

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Maiorca: ecco le spiagge della regina delle Baleari

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spiaggia mallorca

Le spiagge più belle di Maiorca

L’isola di Maiorca è un gioiello che comprende circa 300 spiagge. Impossibile raccontarvele tutte in un articolo. Per questo ho cercato di indicarvi le migliori, chiedendo aiuto a un vero esperto del luogo.

Dimensioni Maiorca

formentor

Maiorca è un’isola molto grande, la più estesa delle Baleari, per attraversala da est a ovest impiegherete circa 1 ora e lo stesso vale per raggiungere il nord dal sud e viceversa.

Ho pensato quindi, essendoci stata diverse volte, di raccontarvi quali sono le spiagge più belle di Maiorca, soprattutto se avete poco tempo per girare l’isola.

L’ultima volta che ci sono stata era a Natale del 2019; ho trascorso l’intera giornata del 25 dicembre a Es Trenc, una delle spiagge più famose, godendomi un pic-nic in spiaggia e bagnandomi in mare fino al polpaccio in pieno inverno!

Infatti, proprio per il suo clima mite tutto l’anno, Mallorca è conosciuta anche come la isla del Sol. Prima di andare il mare, iniziamo dalla capitale.

Palma de Mallorca

Non si può parlare di Maiorca senza nominare la sua splendida capitale, Palma de Mallorca, una mini Barcellona, con viali alberati, negozi, centro storico, locali di ogni stile e una splendida cattedrale sul mare, Santa Maria, in stile gotico… perdetevi nelle vie del “Casco Antiguo” e vi sentirete immersi in un’atmosfera magica e frizzante…

maiorca cattedrale

Ma ora concentriamoci sulle spiagge. Pronti?

Le spiagge di Maiorca

Il versante settentrionale offre scenari che ricordano le scogliere della Normandia in alcuni tratti, a sud-est troverete le spiagge più famose e anche a mio avviso più belle, facendo eccezione per Cap de Formentor che però in agosto è davvero full! 

La spiaggia più spettacolare che ho visitato è Cala des Moro, e ho sognato di vivere in una delle casette costruite proprio nei pressi di questa cala, un incanto.

Ma come vi dicevo ho preferito lasciare la parola all’esperto, in questo caso Francesco di Vivere Maiorca.

Ci racconta che le spiagge di Mallorca sono circa 300 e vanno dalla sabbia bianca alle calette rocciose, dalle zone fuori da tutto alle spiagge più attrezzate…

In un articolo del suo sito ha selezionato le sue 27 spiagge preferite, qui ne riportano una piccola selezione, anche basandomi su quelle che ho visitato di persona.

Sud di Maiorca

spiagge maiorca

È solo un’opinione personale, ma per me le spiagge più belle – quelle con sabbia bianca e mare turchese – si trovano in questa parte dell’isola.

Es Trenc

Sabbia bianca e acque trasparenti, potreste essere ai Caraibi. Forse la spiaggia più famosa di Maiorca. È abbastanza estesa (6 km) ma difficilmente la troverete vuota, anche perché è molto stretta, quindi tra il mare e la pietra ci sono pochi metri.

Potete parcheggiare per 10 € al giorno nell’area alle spalle di Es Trenc, facilmente raggiungibile dalla strada principale, o andarci a piedi se soggiornate a Colonia San Jordi.

(Per chi frequenta Formentera, sembra un po’ Ses Illetes. Ah proposito, anche a Maiorca c’è una spiaggia omonima, ma non è niente di che, quindi non confondetevi).

Calo des Moro 

Completamente immersa in una natura rigogliosa e incontaminata, questa spiaggia è una gioia per gli occhi: mare turchese e una caletta incastonata tra le montagne.

Proseguendo a piedi si può arrivare a Cala S’Almunia, altra perla dell’isola. Per me uno dei posti più suggestivi di tutta Maiorca.

Il parcheggio gratuito si trova a 1 km dalla spiaggia.

Nord di Maiorca

Il versante settentrionale è quello più selvaggio, con spiagge non facilmente accessibili a parte le eccezioni che trovate qui sotto, ma resta una parte di isola tutta da esplorare, affascinante e vergine.

Cala Formentor

Un posto incantevole, situato sulla strada panoramica che porta al faro. Acqua sempre calma e trasparentissima, con sabbia fine e ristoranti e bar.

Essendo l’unica spiaggia “comoda” da queste parti, è presa di mira dalle famiglie. Di certo è una di quelle visite da preferire fuori stagione. Ma il posto merita davvero, il colore del mare è fosforescente.

Cala Agulla

Non sono per niente sicura che questa sia la foto di Cala Agulla, ma in un giorno ne ho girate tantissime… non so più le foto a che playa corrispondono. So che mi perdonerete.

Altra spiaggia famosissima di Maiorca, situata all’interno del parco naturale della Penisola di Levante, con dune che si integrano a un paesaggio incontaminato, con un mare splendido.

Sabbia bianca, ristoranti sul mare, ombrelloni e lettini a noleggio e parcheggio gratuito. Cosa desiderare di più?

Come posizione siamo dalla parte opposta a Palma

Est di Maiorca

Nella parte orientale (soprattutto quella “bassa”) potrete raggiungere calette incredibili, da cui difficilmente riuscirete ad andare via.

Cala Llombards

In pratica, una piscina naturale. Potete godervi la giornata al mare approfittando anche delle varie rocce laterali per fare tuffi e rifocillarvi presso il chiringuito in spiaggia.

Si trova verso il lato meridionale di Maiorca, vicino a Calo des Moro. Nei pressi della spiaggia si trova il Mirador en Pontas, un ponte naturale per uno scatto fotografico top!

Cala Esmeralda

Come mi ha spiegato Francesco, si tratta di una delle tante calette di Cala D’or, una zona molto turistica, di certo meno magica delle spiagge precedenti, ma comunque, vale la pena fare un salto.

Sedetevi a uno dei tavolini sulla spiaggia e godetevi una certezza ghiacciata davanti a un panorama spettacolare. Solo 30 metri di spiaggia con una mare verde azzurro: praticamente il paradiso.

Ovest di Maiorca

Preparatevi a scenari opposti da quelli del versante su e da quello orientale, ma non per questo, meno spettacolari.

Sa Calobra

 

Siamo al nord, i paesaggi sono cambiate e le spiagge in stile caraibico sembrano lontanissime. Qui sembra di stare in Normandia… E non per questo il fascino è diminuito. Una lunga strada tortuosa (e panoramica) porta a questo fantastico fiordo naturale.

Cala Tuent

Situata vicino a Sa Calobra, si tratta di un vero e proprio gioiello, un’oasi di paesaggi vergini e selvaggi, acqua trasparente per perdersi nella wild nature di Cala Tuent. Ricordiamoci che siamo tra le montagne di Sierra de Tramuntana.

Nei pressi c’è anche un rinomato ristorante, dal panorama unico e mozzafiato.

Se volete approfondire le spiagge di Maiorca, il mio consiglio è di leggere Vivere Maiorca, troverete notizie aggiornate e tutte, ma proprio tutte, le informazioni spiaggia per spiaggia.

Inoltre, se avete in programma una vacanza sull’isola, Francesco offre una Maiorca su misura, con tanti itinerari esperienziali che lui stesso conduce.

Lo ringrazio ancora per avermi fatto conoscere meglio Maiorca e le sue spiagge, ma ora il traghetto per Formentera mi sta aspettando. Non prima di un tuffo in queste acque spettacolari naturalmente. Hasta la isla!

Nella pagina Isolando trovate altre affascinanti isole del Mediterraneo.

 

 

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Canzoni su Formentera

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canzoni formentera
Rico il cantante dei Jah Chango

Canzoni su Formentera (belle e ascoltabili)

Dopo aver parlato dei film girati sull’isola, mi sono divertita a cercare canzoni su Formentera, o che la citano esplicitamente o che sono state scritte pensando a lei. 

Troverete alcuni brani famosissimi, come Formentera Lady, ma anche delle bellissime canzoni folkloristiche delle isole Baleari. Ora potete scegliere quelle che vi piacciono di più e comporre la vostra compilation

Mentre cercavo i brani per questo articolo ho trovato anche le canzoni più brutte mai scritte su Formentera, ma questa è un’altra storia, anzi un’altra musica. 

Canzoni che citano Formentera

In questi brani l’isola viene proprio nominata, a volte anche nel titolo, altre solo nel testo. Quale vi piace di più?

Formentera Lady, King Crimson

Formentera Lady è un brano di 10 minuti, psichedelico, intrigante e sognante, contenuto nell’album Islands dei King Crimson, pubblicato nel 1971…

A Es Pujols è stata anche dedicata una via a questo gruppo di rock progressive britannico.

…mentre il sole tramonta scioglimi e liberami mentre le stelle brillano. Signora di Formentera danza per me Signora di Formentera misteriosa amante.

Noches de Formentera, Jah Chango

 

Non è l’unica canzone di questa band formenterense dedicata all’isola. I Jah Chango si esibiscono solitamente al Blue Bar e durante altri appuntamenti musicali di Formentera. Sono diverse le canzoni che la nominano.

Il ritmo allegro delle loro canzoni riporta velocemente alle atmosfere allegre estive (vi consiglio di ascoltare anche e soprattutto Sardinas e Levante). Non posso non ricordare Sofà de Cuero, con Pau Donés.

Islas Baleares, Antonia Font

Antonia Font è un gruppo musicale di Mallorca e in questa canzone un po’ ironicamente si parla di tutte e 4 le splendide isole Baleari. Al minuto 1:40 arriva Formentera. Divertente no?

Cau es sol a la Savina, a contrallum es far de Barbaria, a Sant Ferran sa fonda Pepe, es taller de Formentera Guitars.

Visc a Formentera, Aires Formenterencs

Per gli abitanti di Formentera questo è un vero e proprio inno. “Visc a Formentera” (vivo a Formentera) è La canzone secondo me più rappresentativa di tutta la storia dell’isola.

È stata composta dal gruppo di musica popolare e tradizionale Aires Formenterensc. A me fa venire la pelle d’oca.

In Formentera non esiste racconto di quando andai a trovare il cantante (Xumeu) per intervistarlo… Certe cose capitano solo a Formentera.

Visc a una illa tranquilla
que com totes ses illes la roda la mar,
gent de pell forta i cremada
pes sol i sa terra i que tot mos han dat

Formentera no existe, Formentera Lady

Quando scrissi Formentera non esiste ebbi modo di conoscere una band bolognese, i Formentera Lady, che non erano mai stati sull’isola, ma che proprio in quel periodo si riunivano, dopo anni in cui erano stati divisi.

Per l’occasione Maurizio, il cantante e anima del gruppo, mi chiese di scrivere le parole per una nuova canzone, che avrebbe accompagnato il lancio del loro nuovo cd. E io mi misi a scrivere…

Formentera no existe y nada mas, no quiero mas…

Formentera, UC

Di nuovo una ballata popolari delle Baleari, eseguita da gli UC, gruppo di musica folkloristica delle isole Pitiüse. Il brano “Formentera” è contenuto nell’album Camins de Migjorn.

Canzoni ispirate a Formentera

Arena, 4 de Copes 

Anche questo gruppo è di Formentera, genere pop-rock in catalano. 

Arena suau i tendra
Blanca i neta que t’aferres amb tendresa
A la pell nua i descoberta

Joven Dolores, Cristina Rosenvinge

Nel 2011 questa cantante di Madrid ha intitolato l’album “Joven Dolores”, l’antica barca che collegava Ibiza e Formentera. In diverse interviste ha raccontato di come l’isola sia un luogo in cui si ricarica e anche dove compose la maggior parte dei brani contenuti.

Bellissima, Neffa

Ho iniziato il libro Formentera non esiste citando una strofa di questa canzone “Tu sei bellissima, tu sei un’isola”. E proprio in quel periodo il cantate era sempre a Formentera. 

Me gusta como eres, Jarabe De Palo

Il grande e prezioso cantante degli Jarabe de Palo scomparso qualche anno fa, non solo amava Formentera, ma vi ha girato anche alcuni video, tra cui questo, che sotto sotto, parla anche di Formentera…

On the beach, Chris Rea

Video della hit anni ’80 girato a Formentera, mitico, bellissimo, grande Chris. La canzone non parla espressamente dell’isola ma… dai non potevo non includerla.

Carolina on my mind, James Taylor

Nel 1968 James Taylor trascorse diversi mesi a Formentera e in una intervista raccontò come questo suo successo musicale venne composto proprio sull’isola. Migjorn on my mind..

Formentera, Rafa Ferrá

Un po’ lagnosa per i miei gusti questa canzone e a parte il titolo, Formentera non è citata. Non so sei lui sia un cantante amatoriale o affermato, poco cambia.

Formentera, Israel Sandoval

Non dimentichiamo il brano dei Niños Mutantes.

La sofisticata Formentera dei Solmeriggio

Mi auguro che vi sia piaciuto questo viaggio nelle canzoni dedicate a Formentera, scrivetemi pure se conoscete altri brani che li aggiungo alla compilation.

 E se volete farvi qualche risate, scoprite anche le canzoni più brutte mai scritte sull’isola.

 

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Canzoni su Formentera che non vorresti mai ascoltare

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canzoni formentera

Canzoni su Formentera (trash/orride)

Non avrei mai pensato di scrivere un post che parlasse delle canzoni su Formentera più brutte che siano state mai scritte.

Ma mentre cercavo brani per l’altro articolo che ho pubblicato – le canzoni che citano Formentera – ho notato che il web era pieno di brani che con Formentera non hanno proprio niente in comune.

Per fortuna, la maggior parte delle canzoni sono sconosciute.

10 canzoni brutte su Formentera

Se volete farvi quattro risate, ecco qui le canzoni trash sull’isola. Inutile dire che poi i gusti sono personali, ma restano comunque molto lontane dalla atmosfere magiche di Formentera.

Formentera, Righeira

Forse sperando di ripetere il successo degli anni ’80, i Righeira nel 2019 sono usciti con una delle canzoni più brutte che abbiano mai proposto.

E Formentera magica atmosfera parece una quimera, en Formentera noche compañera que rica gozadera

Ma per cortesia! Andateci nei posti prima di nominarli.

Formentera, Ricky Santoro feat. Dasoul

Credo che lui faccia parte del gruppo di Radio 105. Esiste anche una versione con Gigi D’Alessio, ma ve la ho risparmiata.

Qui almeno ci si è impegnato, almeno c’è un’intenzione e le immagini sono autentiche (girate a Formentera, mentre più avanti troverete anche video con immagini di Riccione mentre si parla di Formentera, volevo preparavi psicologicamente).

Capisco di non essere in target, visto che non ho più 20 anni, ma uno come Achille Lauro me lo ascolto anche ogni tanto, le canzonette vuote anche no.

Formentera, Giampiero Vincenzi

Iniziamo a entrare nl surreale. Non ci crederete, ma questa canzone è stata davvero pensata e cantata. Intanto, il video inizia con una costa romagnola e una piscina. Come intitolare un brano Roma e far vedere le immagini di Nizza. Comunque tutto banale e forzato.

Formentera, Loris Reinhardt feat. Gilbert Chellin

Questa commentatela voi, io preferisco il silenzio stampa. Dico solo: chissà dove è girato.

Un altro scottino e facciamo mattino…

Formentera, Tobe feat Remi

Chissà quale luogo al mondo è ripreso nel video (non certo Formentera). L’impressione è che lui vomiti solo parole (oh ci tengo a dire che a me il rap piace!). Meno male che ci sono anche canzoni molto belle ispirate all’isola…

Formentera, M.One con Crama

Qui ci si mette quasi paura. Preparatevi. Unico merito: alcune rime sono originali (a voler salvare qualcosa).

Non sarei calmo manco a Formentera…

Formentera, Gio Valeriani

Spero sempre di svegliarmi e di capire che era solo un incubo…

Son stato a Formentera e ho preso il sole senza la mujera.

Formentera, Daniele Condotta

Se siete depressi, questa saltatela. Non potrà che peggiorare la vostra situazione.

Poi è arrivato giugno e un pomeriggio mi hai citofonato e mi hai provocato… A Formentera non ci vado più.

Ibiza&Formentera, Teresa Langella feat La nueva escuela

E che la ex tronista si faceva scappare una canzoncina su Formentera? Comunque qui c’è tutto, anche Ibiza, il raggaeton, la moto…

Formentera, Cristina Omari

Nonostante trovi il brano abbastanza ridicolo (un po’ come il video), le riconosco di essersi almeno sforzata a citare delle località dell’isola e si capisce che almeno lei sa di cosa sta parlando.

E poi c’è anche la Formentera di Diram o questa terribile Formentera dei Tasso 106, e che dire di “cuantas cervezas cuantos porros…” di Malo Dormoy. E gran finale… ecco la Formentera di Gioia.

E ora che la compilation delle canzoni più brutte su Formentera è finita i consiglio di leggere e di ascoltare le canzoni più belle sull’isola, che per fortuna non sono poche…

E ovviamente se ne conoscete altre segnalatemele che le aggiungo!

 

N.B. In questo articolo si vuole fare solo dell’ironia ma senza offendere nessuno. Ho solo espresso il mio punto di vista secondo i miei gusti personali e secondo l’idea che in 20 anni mi sono fatta di Formentera. Quindi mi scuso in anticipo se qualcuno si sentirà colpito.

 

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Formentera su misura

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formentera su misura 

Crea la tua Formentera su misura con un itinerario personalizzato

Perché posso offrirti una Formentera su misura? Intanto perché ci vado da più di 20 anni, ho scritto libri sull’isola, dove ho organizzato viaggi, eventi, passato ore in biblioteche spagnole a studiarla.

Ma soprattutto perché il mio amore per questo luogo è infinto, e mi rende felice condividere consigli, segreti e dritte.

Ho anche deciso di mettermi al servizio di chi vuole creare una settimana di esperienze in base ai propri gusti e alle proprie esigenze.

Per questo mi piace pensare di essere una Formentera dreamer designer, che realizza il tuo sogno sull’isola, qualunque esso sia.

itinerario formentera

Lezioni di yoga, la miglior paella davanti al mare, l’aperitivo più hippy, una corsa a cavallo, le spiagge attrezzate e quelle più wild, i monumenti, le mostre d’arte, un mojito top, un massaggio nella natura, dove fare birdwatching o snorkeling/i locali per ascoltare musica dal vivo/cosa e dove mangiare, la colazione più healthy dell’isola, dove ascoltare delfini e sirene di notte, come assistere all’alba più emozionante della tua vita…

Voglio sapere tu cosa desideri e aiutarti a realizzarlo. Voglio che la tua vacanza a Formentera, sia:

  • Autentica
  • Senza sorprese
  • Emozionante e unica

COSA POSSO FARE PER TE

Se richiedi un itinerario personalizzato, iniziamo insieme un percorso di questo tipo:

ASCOLTO

Ascolto le tue esigenze e cerco di capire i tuoi gusti durante una seduta di Skype o al telefono (meglio Skype per me, così ci vediamo anche).

CREO

Creo per te un itinerario personalizzato, giorno per giorno, che include le migliori esperienze che ho individuato in base alle tue esigenze. Il programma terrà presente del periodo e sarà unico, perché costruito intorno a te.

CONSIGLIO

Riceverai anche i consigli su dove alloggiare e come ti conviene muoverti sull’isola (scooter, auto, bici, ecc.).

Naturalmente, essendo una grande appassionata di vino e cucina, ti darò anche i nomi di alcuni ristoranti sia in base ai tuoi gusti (pesce, carne, vegan, gourmet, ecc.) che per evitare brutte sorprese.

ASSISTO

Se pensi ti sia utile ti posso aiutare nell’organizzazione del tuo viaggio, per capire come prenotare il volo, il traghetto o il veicolo. Spesso riesco anche a farti risparmiare qualcosa.

REGALO

Riceverai in regalo l’ebook di Formentera non esiste, con tantissime storie e aneddoti su Formentera che ti saranno utilissimi quando sarai lì.

CHI SONO

formentera su misura

Mi chiamo Stefania Campanella e come ti ho già detto sono innamorata di Formentera e credo di averla girata in lungo e in largo.

  • Ci vado diverse volte l’anno da più di 20 anni.
  • Per diversi anni ho parlato a Radio Illa (la radio dell’isola) in collegamento dall’Italia
  • Organizzato eventi culturali e enogastronomici in Italia (come questo da Eataly) e in Spagna ispirati all’isola
  • Quando sono sull’isola, capita di organizzare degli itinerari di gruppo ispirati ai miei libri, come Formentera hippy o Formentera turchese

Per questo, la conosco molto bene: ho provato quasi tutti i suoi più di cento ristoranti, intervistato decine di artisti, incontrato i protagonisti principali e scritto delle storie più significative e interessanti.

Insomma, mi piace dire che conosco anche i nomi dei sassi, ma mentirei, perché Formentera non si conosce mai abbastanza, c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire.

Richiedi un appuntamento con me per creare il tuo itinerario su misura a Formentera

A CHI CONSIGLIO FORMENTERA SU MISURA

VACANZE

A tutte le persone che visitano Formentera per la prima volta e a tutti quelli che anche se ci sono già stati, vogliono scoprire la parte più autentica dell’isola.

A chi la vuole scoprire fuori stagione e vuole conoscere cosa si può fare durante tutti i mesi dell’anno (sul mio ebook Formentera para siempre trovi tutti gli eventi e gli appuntamenti imperdibili in ogni mese dell’anno).

A chi vuole arrivare sull’isola ed evitare inutili perdite di tempo o brutte sorprese (soprattutto sul mangiare).

COME FUNZIONA

Per richiedere un itinerario personalizzato con tutte le proposte per rendere unico il tuo viaggio a Formentera, o per conoscere il costo del servizio scrivimi

Ti risponderò entro 24 ore con tutte le informazioni. Dopodiché sarai libero di decidere se procedere o meno con la creazione della tua Formentera.

RICORRENZE SPECIALI

Oltre a definire itinerari per le tue vacanze, puoi contattarmi anche per creare viaggi personalizzati in occasione di:

COMPLEANNI
GRUPPI
DI DONNE
VIAGGI AZIENDALI

COSA NON POSSO FARE PER TE

Non sono un tour operator o una agenzia di viaggi, quindi non sarò io a prenotare il tuo viaggio. Io ti fornirò solo consigli su dove andare e cosa fare in base alle tue esigenze, per costruire il viaggio a Formentera su misura per te, segnalandoti anche eventuali mail/numeri di telefono/siti.

Ovviamente, nel caso ti occorresse, posso indicarti una agenzia di viaggi a cui di solito mi appoggio per le mie personali prenotazioni.

Se vuoi andare a Formentera con in tasca tutte le esperienze imperdibili, contattami e prenota la tua consulenza.

Ti prometto una Formentera davvero speciale e inedita, e soprattutto su misura.

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Sant Francesc de Formentera

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san francesc

 

San Francesc, il capoluogo di Formentera

Sant Francesc Xavier o Sant Francesc de Formentera (o San Francisco in castigliano), è il capoluogo di Formentera e il principale nucleo urbano dell’isola.

Qui è dove si svolgono la maggior parte delle attività commerciali e amministrative di Formentera, dove è presente il supermercato più grande e dove sono concentrati quasi tutti i servizi, dall’ufficio delle imposte allo stadio dell’SD Formentera, l’amatissima squadra di calcio dell’isola.

Dove si trova e come arrivare

Sant Francesc si trova a nord, nell’entroterra rurale ed è facilissima da raggiungere: dal porto de la Savina basta proseguire dritto sulla strada principale e il paese si troverà alla vostra destra.

Da Sant Francesc è possibile raggiungere alcune delle spiagge più belle di Formentera, infatti il paese si trova in un punto nevralgico che in pochi minuti consente di raggiungere Es Pujol, Cala Saona e Mijorn, la distesa di sabbia più lunga dell’isola. 

Cosa vedere

Oltre a essere il cuore pulsante della vita pubblica di Formentera, Sant Francesc è uno dei luoghi più piacevoli da visitare durante una vacanza sull’isola. Ecco alcune attrazioni:

La Chiesa e i monumenti

sant francesc formentera

Il piccolo centro cittadino è completamente pedonale e si sviluppa attorno alla piazza principale, al centro della quale si trova la Chiesa di Sant Francesc, che domina la scena col suo nitore abbagliante.

Possiamo dire che la storia moderna di Formentera parta proprio da questa Chiesa.

Infatti, dopo secoli di insediamenti discontinui, agli inizi del 1700 l’isola iniziò a popolarsi nuovamente e uno dei primi edifici ad essere costruito fu proprio la Chiesa, studiata come una fortezza per fungere anche da riparo per la popolazione in caso di pericolo.

Non a caso sulla sua facciata, interamente bianca priva finestre, è presente un unico grande foro, che anticamente ospitava un cannone. 

Sa Tanca Vella

Poco distante si trova Sa Tanca Vella, una piccola cappella a pianta rettangolare priva di ornamenti, mentre alle spalle della chiesa è presente il Fossar Vell, il primo cimitero dell’isola, che risale all’epoca bizantina e che è stato recentemente restaurato.

Negozi

Nel capoluogo si trovano alcuni dei negozi più interessanti e tutti i giorni è presente un mercato dell’artigianato locale, le cui bancarelle si snodano lungo tutte le vie del centro.

Bar Centrale

Passeggiare lungo le le stradine inondate dal sole del pueblo di Sant Francesc è un lusso senza tempo. 

Fermarsi per un caffè nello storico bar Centrale che affaccia sulla piazza, osservando la vita del paese che scorre attorno a voi è certamente uno di quei momenti che rende indimenticabile una vacanza a Formentera.

Ufficio del Turismo

Non dimenticatevi di fare tappa all’ufficio del turismo, dove potrete trovare mappe gratuite dell’isola. Si trova con spalle alla chiesa, davanti a voi sulla sinistra (a 3 metri dalla piazza).

Sala delle Esposizioni

Obbligatorio secondo me entrare nella Sala delle Esposizioni, dove ciclicamente vengono proposte mostre e installazioni di artisti locali e dove l’ingresso è sempre gratuito.

Intorno a Sant Francesc c’è anche uno dei mulini di Formentera, oggi trasformato in un appartamento in affitto per i turisti, rinomati ristoranti e la biblioteca.

Sant Francesc è immensa rispetto agli altri paesi di Formentera, che meritano comunque di essere visitati. 

itinerari formentera

 

 

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I fichi di Formentera

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fico formentera

I fichi di Formentera sono un simbolo dell’isola

A Formentera il profumo dei fichi ti sorprende all’improvviso, come un refolo di brezza, un istante mentre a piedi, in bici o anche in motorino sfili via verso la prossima spiaggia. Ti sorprende perché non te lo aspetti. 

Così ti viene da fermarti, ritornare indietro, sperare in un altro refolo. Cerchi e lo trovi in un campo, a bordo strada, in un giardino, piantato sulla terra di una finca o tra i campi contornati di origano e finocchietto selvatico. 

Le piante più grandi e più belle, si trovano dopo Sant Francesc, verso il faro di Cap de Barbaria. 

Per i romani era un albero collegato a Saturno, per i Greci, era associato a Dioniso. E quando l’isola, negli anni ’60 e ’70 era diventata un dionisiaco paradiso “peace&love”, gli hippy usavano le piante come riparo e i frutti come cibo, all’insegna della massima libertà.

Libertà che ogni tanto incrociava qualche contadino altrettanto “libero” di sfuriate ben poco pacifiste.

I fichi di Formentera

Il fico appartiene al paesaggio delle isole Pitiüse, di Formentera in particolare. Ne è stato per tanto tempo una delle fonti di sostentamento, in quell’economia dove agricoltura e allevamento sono strettamente connesse. 

La forma delle piante che vediamo ancora oggi (aggiornamento: sempre più di rado ahimé) è dovuta proprio a questa tradizione: si usavano legare i rami per evitare che le capre mangiassero i frutti prelibati, per contrastare il vento che piega i rami, ma anche per regalare un po’ di ombra alle greggi di pecore e capre che costituivano l’altra fonte di sostentamento della Formentera rurale. 

Oggi che il turismo ha soppiantato per grandissima parte l’antica economia, il rischio è che nessuno si prenda più cura di quelle splendide chiome

Eppure il fico continua a essere una delle eccellenze di Formentera. In una economia che sta cambiando, il cibo, l’alimentazione, la  restano pur sempre un valore da riscoprire, specie se intesi come un patrimonio del luogo che li rende unici. Così è per il fico.

Quanto sono buoni

mangiare a formentera

I fichi di Formentera sono tra i più buoni che esistano: poca acqua, tanto sole, aria di mare. Il sapore è veramente unico e lo sa bene chi confeziona marmellate, confetture, gelati, i prelibati fichi secchi. 

In cucina il fico si può ovviamente abbinare a formaggi (al “queso” di pecora delle Baleari peresempio), ma anche a un ottimo prosciutto “pata negra”. 

Ha proprietà antinfiammatorie, emollienti, espettoranti, digestive e anche abbronzanti, il che, col sole e il mare di Formentera, si sposa benissimo.

Questo testo è stato scritto da Davide Scalzotto, un mio amico molto fico (sì sono scema lo so)! incontrato grazie a Formentera. Cito anche Valeria Merlini, che nella sua guida scrive:

Tra le specialità più apprezzate spiccano le chereques, fichi tagliati a metà e seccati al sole e poi riempiti con il fiore secco del timo e del finocchio, impacchettati due a due. Anche accompagnati da formaggio o da mandorle risultano essere un ottimo dessert.

Vi consiglio di continuare il viaggio nella gastronomia di Formentera. Ne scoprirete di segreti in cucina…

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Sale di Formentera

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saline formentera

Saline e sale di Formentera

Il sale e le saline di Formentera risalgono probabilmente ai cartaginesi e hanno avuto un’importanza vitale in passato per chi non aveva impiego. Il sale è infatti il condimento più antico dell’umanità.

Le saline che ancora oggi si possono vedere nella parte settentrionale dell’isola sono riserva della biosfera e si trovano in un’area dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Il paesaggio delle saline è una nota culturale dell’isola, con i suoi riflessi, la sua storia, i suoi tramonti infuocati e quell’odore salmastro che per quanto pungente, è molto amato da chi va spesso a Formentera, in quanto è davvero caratteristico di questa parte di isola.

saline formentera

Il sale liquido di Formentera

Il sale che viene estratto per azione del sole e del vento deriva da acque marine eccezionali, le stesse in cui vive l’organismo di Posidonia Oceanica più antico e longevo del pianeta. Per questo ha un bassissimo contenuto di iodio e proprietà benefiche.

Questa attività, così presente agli inizi del XX secolo, si interruppe nel 1983. Venne riattivata nel 2007 grazie all’azienda Salines de Formentera di David Calzada, che ha raggiunto la produzione di un prodotto di altissima qualità.

“L’oro bianco” diventa liquido dopo diversi processi di lavorazione (microfiltrazione e sterilizzazione a -20°) ed è ideale per il condimento, perché contiene una quantità di sodio cinque volte inferiore al sale comune. È pure molto trendy, essendo confezionato in bottiglie spray. 

Storia delle saline

 

Nel 1950, circa centocinquanta persone si dedicavano a questa attività: il sale veniva estratto e trasportato al porto con un trenino, di cui oggi non resta traccia.

O meglio, una delle due locomotive che venivano utilizzate era esposta fino a poco tempo fa a Sant Francesc, davanti all’entrata del Museo Etnografico; ma al momento non si sa bene che fine abbia fatto.

L’altra locomotiva avevo avuto modo di fotografarla (come potete vedere qui sotto) in una specie di rimessa degli autobus, forse è stata rottamata. Sarebbe un peccato, visto la sua importanza per la storia dell’isola.

Una volta raggiunta in barca La Mola, veniva caricato su una nave ancora più grande che “correva” a Barcellona, dove chi prima arrivava decideva il prezzo.

Documentario sul sale

Esiste un bellissimo documentario sula sale di Formentera (del 2009, realizzato dal giornalista Carmelo Convalia), con tantissime testimonianze che confermano quanto sia stata fondamentale questa attività. Dura 50 minuti e ve lo straconsiglio.

Mi è rimasta in testa la vicenda di una donna: il marito morì a causa di un incidente nelle saline e lei prese il suo posto come impiegata, per poter continuare a sostenersi.

Ancora oggi esiste una regata chiamata “La ruta de la sal”, che commemora il vivo commercio del sale che legava le Baleari alla penisola.

Visitare le saline

Le saline occupano la parte settentrionale dell’isola e non c’è momento migliore del tramonto per concedersi una passeggiata nei dintorni o magari in bicicletta.

Gli appassionati di birdwatching potranno ammirare intorno a tutta l’area di Estany Pudent diverse specie di uccelli (in inverno e in primavera ci sono anche i fenicotteri).

Il gusto gelato al sale

Lo scorso anno ho anche convinto Alessandro Crispini, il Campione del Mondo del Gelato, a inventare un gusto e mi ha accontentata: il pistacchio al sale di Formentera con croccante! Però potete mangiarlo solo a Spoleto.

 
 
 
 
 
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Adlib, la moda di Formentera

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moda adlib formentera
Foto di ralf21cn da Pixabay

La moda di Formentera si chiama adlib. Ma non preoccupatevi: niente tacchi o vestiti scomodi. Questo stile nasce proprio a Ibiza e a Formentera e predilige la libertà e la comodità, senza rinunciare all’eleganza.

Quindi se volete seguire la moda di Formentera ricopritevi di capi in cotone, vestiti morbidi, bianchi o comunque di colori tenui, e lasciatevi avvolgere da quella sensazione di fresco e di nuovo tipico di queste isole.

Voglio innanzitutto spiegare da cosa deriva il nome “adlib”: da ad libitum, “a piacere”. Pensate che anche in musica l’espressione lascia all’esecutore la piena libertà nell’esecuzione di un passo.

Storia della moda adlib

La storia della moda cosiddetta “adlib” è legata alla quella dei vestiti tradizionali di Ibiza e di Formentera e all’abbigliamento hippy e straniero. In pratica, una perfetta fusione di questi stili, che la rende unica nel suo genere.

Tutto cominciò quando nel 1971 a Ibiza nacque la settimana della moda, poco dopo l’arrivo degli hippy, che tanto apprezzarono i capi artigianali dai materiali delicati. Inevitabilmente le culture straniere si fusero con quella locale, dando vita allo stile adlib.

Il nome fu coniato da uno dei suoi fondatori, José Colomar, dal latino ad libitum che significa “ A piacere”, quindi in totale libertà.

La principessa Smilja

Da sinistra: Smilja, Fabio Testi (è lui?) e Ursula Andress. La foto rimanda al sito www.adlibibiza.es

La principessa iugoslava Smilja Mihailovitch fu proclamata ambasciatrice ufficiale dello stile adlib nel mondo. Fu colpita a Ibiza da questi capi leggeri, bianchi, rifiniti artigianalmente che risaltavano il corpo della donna. Celebre fu la sua frase: “Vestiti come ti pare ma fallo con stile”.

La storia di Smilla inizia in Jugoslavia, che abbandonò dopo l’arrivo dei nazisti nel 1945. Passò per Parigi e Londra, arrivò a Madrid e da lì a Ibiza. Qui entrò in contatto con la gastronomia e la moda tradizionale dell’isola, proprio durante gli anni in cui gli hippy la popolavano con i propri ideali anticonformisti.

La moda adlib è proprio testimone di questa fusione e di questa multicultura, che fu promossa dalla principessa per il resto della sua vita. Morì a Ibiza nel 1994.

Il successo di questo stile ebbe importanza rilevante anche per molte ragazze dell’isola, che trovarono una professione, come creatrici di quei capi.

Stile adlib

Vestito da sposa di Eva Cardona

Vestiti, pantaloni, camicie, scialli…. freschi e originali, ancora oggi prodotti e amati dai costumi locali. D’altronde come può passare di moda uno stile che ha come motto “Vestiti come vuoi, ma con stile”.

Cappelli e borse di paglia, vestiti comodi ma femminili, cotone bianco o écru, assenza di cerniere, fiori… per sentirsi sensuali senza rinunciare alla leggerezza.

Stilisti di ogni nazionalità ogni anno rinnovano i modelli per la passerella che oltre a Ibiza, si svolge anche a Formentera, a la Savina. Nel 2020 si è svolta in versione “virtuale” causa Covid la XIII edizione di questa sfilata dedicata alla moda adlib e a quella ispirata dagli elementi naturali di Formentera. Ecco il video realizzato da Alfredo Montero:

A Formentera si trovano diversi negozi a San Francesc (ma anche a Es Caló) dove potrete acquistare abbigliamento adlib. Eva Cardona rappresenta la stilista più famosa di Formentera richiesta soprattutto per gli abiti da sposa in stile adlib.

Io adoro vestirmi così quando sono a Formentera, spesso infatti indossi abiti di cotone ibizenco che amplificano la libertà che si prova a passeggiare sull’isola. Ma attenzione, la moda adlib è anche per UOMO.

Anche io nel mio piccolo ho cercato di ispirarmi alla moda adlib per la Limited Edition di Formentera non esiste.

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Protetto: Formentera 20/27 Giugno 2021


I mulini di Formentera

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mulino formentera
Il mulino di Formentera

Ho già scritto diverse volte l’importanza dei mulini per Formentera: lo stesso nome dell’isola deriva dal latino “frumentaria”, l’isola del grano.

Nella guida di Valeria Merlini leggo anche che: I primi mulini per ottenere farina erano denominati “molins de sang” (mulini di sangue) e venivano attivati dalla trazione animale.

I mulini, insieme alle torri e alle chiese, vennero realizzati per dare un senso di sicurezza al ripopolamento dell’isola, che per diversi secoli rimase disabitata a causa della peste e delle incursioni.

Ancora oggi i mulini di Formentera sono visibili nei pressi delle principali località, alcuni ridotti a ruderi, altri restaurati e visitabili, altri ancora trasformati in appartamenti da affittare!

E allora vale la pena raccontare brevemente la storia di ognuno, incluso quello comparso sulla copertina dei Pink Floyd.

Tutti i mulini di Formentera

Li metto in ordine casuale, ma vi segnalo il paese più vicino. In generale, solo il primo a mio avviso merita una visita. Poi se volete divertirvi a fare un selfie davanti a quello finito sulla copertina di More, vi capisco.

Molí Vell (vecchio mulino), La Mola

Il Mulino vecchio di Formentera

Il Vecchio Mulino (1778) si trova a pochi metri dal paesino Pilar de La Mola, potete raggiungerlo sia a piedi che in auto, ma parcheggerete in un cammino sterrato, quindi meglio fare una breve passeggiata.

Il mulino è stato restaurato ed è visitabile. L’ingresso è gratuito. Nella micro-casetta a fianco del mulino, sembra ci abbia dormito Bob Dylan nel 1967, ma resta una leggenda isolana al momento.

A pochi metri dal mulino vecchio, c’è anche il Molí d’en Botigues.

Molí d’en Teuet, Sant Ferran

pink floyd formentera
copertina dell’album More

 

 

 

 

Venne costruito nel 1773 ed è rimasto lì, ma è celebre per essere finito nella copertina dell’album “More” dei Pink Floyd (e mi pare proprio che alcune scene dell’omonimo film vennero girate qui).

Molino Sa Miranda, Sant Francesc

Questo mulino è stato trasformato in un appartamento.

Per il resto, giusto per cronaca, ricordiamo:

  • il Molí d’en Mateu, a Sant Francesc Xavier, costruito nel 1763, smise di essere utilizzato nel 1965.
  • Molí de des Roques, Sant Ferran, costruito nel 1797, di cui resta una torre che venne poi inglobata da una abitazione privata.

  • Molí d’en Jeroni, Sant Francesc Xavier.

  • Molí d’en Simon, Es Cap de Barbaria (di cui rimangono solo le fondamenta).

    Certo è strano pensare che questi mulini abbiano funzionato fino agli Anni ’60. Ma d’altronde a Formentera la stessa luce arrivò solo 40 anni fa (e non dappertutto!).

Se vi piacciono le storie un po’ nascoste dell’isola, oltre a queste dei mulini di Formentera, vi consiglio quella delle torri di difesa.

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Formentera 2021. Si parte?

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formentera 2021

Formentera 2021 sì o no? Quanto vorremmo prenotare e avere la certezza che tutto andrà liscio per rivedere la nostra amata isola. A oggi (aprile 2021) a Formentera ci sono 12 casi positivi (che non significa malati) e la situazione nelle Pitiüse è abbastanza confortante.

A Pasqua, il turismo italiano è stato fermato dall’ordinanza last second che prevede fino alla fine del mese 5 giorni di quarantena per chi rientra dall’estero. Ma tutte le Baleari sono state invase da visitatori tedeschi e francesi.

La previsione è che la quarantena verrà tolta una volta che anche in Italia sarà possibile muoversi tra regioni (al momento non si può uscire dal proprio comune, sigh).

Seguendo le vicende di due amici appena rientrati dalle Canarie, Elisa e Luca di Miprendoemiportovia, ho avuto la certezza che i miei dubbi sull’argomento siano fondati e cioè: io credo che le informazioni siano confuse, poco chiare a tutti, e che quindi capire come rispettare la legge sia complicato.

Leggendo il racconto al rientro di questi due famosi Travel blogger, superinformati e sempre impegnati per far funzionare le cose al meglio, e le loro difficoltà a capire come funzionassero i 5 giorni di quarantena, ho capito che ancora c’è un’informazione poco chiara, non nei viaggiatori, ma nelle istituzioni che ce la devono comunicare.

Ma noi ci proviamo e quindi ecco cosa vi serve al momento per andare a Formentera, secondo quanto raccolto da testimonianze e siti ufficiali.

Come andare a Formentera nel 2021

es pujols spiaggia

Ovviamente, tutto può cambiare in qualsiasi momento, ma aggiornerò l’articolo a mano a mano che le cose cambieranno.

Andata

  • Prima di partire, test molecolare PCR negativo (non sono ammessi i test rapidi) effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso (in pratica, non quello veloce da 20 €… ma quello molto più caro, arisigh), che dovrà essere negativo ovviamente.
  • “Formulario di salute pubblica” Compilate il questionario (vi consiglio la app l’applicazione gratuita SPAIN TRAVEL HEALTH-SPTH) oppure andate sul sito. Otterrete un codice QR che deve essere presentato una volta atterrati alle autorità spagnole.

ATTENZIONE: come riportato sul sito dell’Ambasciata di Madrid, “i certificati di negatività vanno prodotti in lingua spagnola, inglese, francese o tedesca; quelli in altra lingua devono essere accompagnati da una traduzione ufficiale in spagnolo”. 

Rientro

  • Entro 48 ore prima di rientrare serve un tampone antigienico (veloce), ma in alternativa potete atterrare in Italia anche senza. L’importante è impegnarsi a fare un tampone antigienico entro 3 giorni dal rientro (ma nel frattempo aspettando il risultato non potete uscire di casa).
  • Al check in vi danno un foglio per l’autodichiarazione per entrare in Italia;
  • Fino al 30 aprile, 5 giorni di quarantena e al termine di tale periodo, occorre inoltre effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico.

Per viaggiare sicuri sicuri, informatevi su come avere un’assicurazione di viaggio.

Mascherina a Formentera

Al momento, la Mascherina è obbligatoria indossarla sempre, tranne che in spiaggia (anche se so che qualcuno ne reclamava l’obbligatorietà anche qui, quindi per ora diciamo, è così), e locali tutti aperti.

Al tavolo una volta seduti, la mascherina si può togliere.

Tampone a Formentera

Al momento si fa solo alla Savina e mi hanno detto degli amici che vivono a Formentera che il costo è di 160 €. A Ibiza costa sicuramente meno ma… uno come ci va a Ibiza? Vi consiglio dunque di farlo al rientro in aeroporto (se strutturato) o entro i 3 giorni dall’ingresso in Italia.

E chi è vaccinato? Domanda legittima ma… non si riescono a reperire notizie certe, probabilmente ancora si deve decidere come procedere.

Come vi dicevo, aggiornerò questo post con il cambiare della situazione, con l’augurio che possiate anche voi rivedere Formentera (o scoprirla per la prima volta) anche nell’estate 2021, ancora così lontana e confusa.

 

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Formentera per vegetariani

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vegetariani formentera

Consigli per vegetariani e vegani a Formentera

Era da tantissimo tempo che volevo scrivere un articolo completo sulla Formentera per vegetariani e vegani. Ho incluso anche delle informazioni utili per chi è celiaco. 

Andiamo insieme alla scoperta dei locali dell’isola specializzati in cibo vegetariano, o cibo km 0 e biologico, anche se spesso le cose coincidono.

Premessa: io non mangio la carne da trenta anni, ma mangio il pesce. Ho comunque raccolto una serie di consigli, indirizzi di ristoranti o supermercati che spero possano essere utili a chi segue una alimentazione priva di alimenti di origine animale (o che comunque si sente vicino a questa tendenza), sia che si tratti di un approccio veggie che vegan.

Ristoranti vegetariani a Formentera

Quello che scrivo è aggiornato al 2021, ma se ci fossero delle new entry quando tornerò a Formentera, sarà mia cura integrare l’articolo.

Inizio con un locale che, più che un ristorante, per me è un posto in cui sentirmi “a casa”, il primo peraltro a proporre un menu interamente veggie a Formentera. 

Integral a Es Pujols

Adoro talmente tanto questo locale che tutte le volte che vado a Formentera ci mangio almeno una volta. E si sa come accade… vai in un posto, ci torni, ci ritorni, e poi diventi amica della proprietaria. 

È successo a me, ma non solo: infatti Elena è un po’ un’istituzione per un certo tipo di amanti dell’isola (sia residenti che visitatori).

L’Integral si trova a Es Pujols, proprio sulla via principale e dispone di una rilassante e silenziosa terrazza. Adoro stare seduta in uno dei tavoli all’aperto, a godermi l’ottima cucina, che è riuscita a mantenere insieme gourmet e alimentazione sana.

Il menu come dicevo è totalmente vegetariano e con molta offerta vegan (anche i celiaci trovano deliziose alternative): formaggi e gamberoni vegan! Patatas bravas con una maionese vegana strepitosa, riso saltato alle verdure, zuppa del giorno, falafel, insalate davvero creative e ricche, e molto altro. Non mancano mai vini spagnoli interessanti, come il Verdejo o l’Albariño.

Anche mio marito che solitamente apprezza cucine più tradizionali, ha ammesso che qui tutto è gustoso, sfizioso e curato. Per cui se siete vegetariani/vegani (ma anche se non lo siete) sappiate che questo diventerà probabilmente il vostro punto di riferimento a Formentera, anche perché è aperto sia a pranzo (dalle 13.00 alle 16.00) che a cena (dalle 19.30 alle 24.00).

Raccomandazione: per la cena prenotate sempre, perché i tavoli sono pochi e c’è tantissima richiesta, anche fuori stagione!

INTEGRAL Carrer de s’Espalmador, 39 Es Pujols Tel. +34 971 32 91 07 (fisso) o +34 600619965 (ok whatsapp)

Blat Picat a San Ferran

Per una ricca e sana colazione, per mangiucchiare qualcosa o per pranzo, sulla strada principale che passa per San Ferran, c’è questo locale dai toni naturali e rilassanti.

La cucina offre ogni giorno un piatto diverso, sia a pranzo che a cena, e anche se i proprietari non amano definire la propria cucina, i piatti sono vegetariani e i dolci proposti sono senza latte né uova, quindi adatti a chi è vegano. 

Questo posticino è un bar vegetariano che serve delle colazioni “bio” deliziose e abbondanti, imperdibili i muffin fatti in casa e i succhi naturali. Il miglior modo per iniziare la giornata nel modo più salutare e genuino possibile. La qualità della materia prima è infatti la caratteristica del Blat Picat.

Consiglio: la torta al cioccolato e banane! Anche per celiaci, grazie all’utilizzo di farine senza glutine.

BLAT PICAT Carrer de Joan Castelló Guasch, 30 San Ferran de Ses Roques

Paella veggie, da Mariterranea

Anche se è un ristorante tradizionale, specializzato in paella valenciana, potete gustarvi questo famoso piatto spagnolo anche se siete vegetariani. 

Infatti alla Mariterranea, dove la proprietaria è valenziana e segue la tradizione in ogni fase della cottura, è prevista anche la versione con verdure. Come antipasto potete ordinare un ottimo hummus di lenticchie.

MARITERRANEA Carrer Major, 42, 07871 Sant Ferran de Ses Roques

Negozi Bio

Se siete in appartamento e disponete di una cucina, potrebbe tornarvi utile sapere dove si trovano i negozi specializzati in alimenti bio/veggie/vegan. Anche perché ve ne sono diversi, tutti ubicati a Sant Francesc.

Kokopelli

Questo negozio offre un’ampia varietà di prodotti alimentari, ma anche per la pulizia della casa e l’igiene personale, con molte soluzioni plastic-free. La titolare è Elisa Gatti, nutrizionista italiana che vive da anni sull’isola.

Frutta e verdura provengono da produttori locali di Ibiza e Formentera, ma molti scaffali sono dedicati alla dieta vegana, macrobiotica o ayurvedica, con prodotti biologici e naturali e ampia scelta per celiaci.

KOKOPELLI Carretera Sa Sanieta 3, San Francesc

Artemisia

Di recente apertura, anche in questo negozio potete acquistare prodotti biologici e a km 0. Vi segnalo la pasta senza glutine e piatti pronti all’insegna del cibo sano e naturale.

ARTEMISIA Carrer de Pla del Rey, San Francesc

Tienda Natural

Un po’ nascosto ma molto fornito, con ampia scelta di prodotti biologici, piante medicinali e spezie sfuse. Qui troverete anche specialisti per trattamenti di osteopatia, massaggi e reiki usui.

TIENDA NATURAL Calle Diputado Mariano Serra 11, San Francisco Javier

Formentera Verde

Anche se non vende propriamente prodotti alimentari, mi sembra il contesto giusto per segnalarvi questa bioecoprofumeria, con prodotti meravigliosi, per il corpo, per il viso, per l’Anima, tutti da scoprire. Si trova sulla strada principale, a San Ferran.

FORMENTERA VERDE Carrer de Joan Castelló Guasch 57, Sant Ferran de Ses Roques

Piatti spagnoli per veggie

Alcuni forse sono anche vegan, ma non ho elenco ingredienti, in quanto cambiano da forno a forno, da ristorante a ristorante. In generale, ho pensato di elencare qualche piatto spagnolo di sole verdure che si trova in quasi tutti i ristoranti dell’isola:

  • Escalibada, piatto tipico catalano con verdure grigliate o arrostite
  • Alioli (esiste anche la versione senza uovo)
  • Salsa Romesco, a base di nocciole e pepe rosso originaria di Tarragona
  • Coca de pimientos focaccia con peperoni e cipolle molto unta
  • Formaggio locale, se autentico è cagliato con il cardo, ma chiedete prima!

Ovviamente, anche in tutti i ristoranti non espressamente di cucina vegetariana troverete delle alternative: potete scegliere una delle pizzerie dell’isola, optare per una pasta in un locale italiano o ordinare un’insalata.

Mi auguro comunque che questo articolo possa essere utile a tutti i vegani, celiaci e vegetariani che andranno a Formentera e che anche in vacanza non vogliono rinunciare alla qualità, al gusto e alla salute. Bon profit e se avete altri consigli/indirizzi, segnalatemeli grazie.

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Umbria Ladies 2021

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Umbria Ladies a Spoleto: 3 giorni per ricaricarci insieme

Aspettando Formentera Ladies, vi aspetto a Umbria Ladies, un weekend esperienziale al femminile per riconnetterci con la natura e con quello che ci fa stare bene. A seguire trovate il programma, i costi e come prenotare. L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale SOUL.

Programma 

Umbria Ladies inizia venerdì verso le 17.30 e finisce domenica entro le 17.00. Ecco le attività previste:

Venerdì 21 maggio

17.30 Yin e Yang

Cerchio di donne nella natura, imparare a riconoscere le energie maschili e femminili

20.30 Cena Gourmet

Cena di gruppo presso rinomato ristorante di cucina locale con menu degustazione

Sabato 22 maggio

10.30 Nei boschi in silenzio

Passeggiata in meraviglioso sentiero nel bosco, per rallentare e sintonizzarsi con i ritmi naturali.

12.30 Cucina come natura comanda

Classe di cucina naturale con Chef privato e pranzo.

19.30 Tarocchi al tramonto

La via dei Tarocchi come cammino per la crescita personale.

Domenica 23

11.00 Wine Contact

Wine trekking con esperto in mezzo alle vigne, aperitivo sotto quercia secolare e pranzo light.

15.00 Archetipi del femminile

Chiacchiere in una location a sorpresa nel centro di Spoleto, su Dee, piante e Aromaterapia.

Tutto questo accade in una città meravigliosa come Spoleto, tra arte, cultura e natura.

Dove dormire

Puoi scegliere liberamente dove stare, noi suggeriamo una bellissima struttura con ampio parcheggio gratuito, a 1 km da Spoleto, immerso nel verde, con quote speciali riservate ai soci della nostra associazione (se non sei ancora socia, iscriversi è facilissimo).

Come iscriversi

Per poter partecipare a UMBRIA LADIES devi essere socia SOUL (tessera annuale 20€). Per ricevere il modulo di iscrizione scrivi a soul.associazione@gmail.com

La quota per i soci SOUL che prenoteranno entro il 7 maggio è di 280 € a persona tessera inclusa (dopo il 7 maggio la quota è di 280 € tessera esclusa). 

La quota comprende:

  • 2 notti in doppia e colazione presso bellissima struttura a 1 km da Spoleto (questo almeno il nostro suggerimento, considerando che la struttura ci ha gentilmente offerto delle quote riservate ai soci SOUL)
  • Cena del venerdì bevande incluse
  • Pranzo del Sabato bevande incluse
  • Pranzo light della domenica bevande incluse
  • 3 workshop
  • Lezione di cucina con Chef privato
  • Wine trekking con esperto
  • Escursione nel bosco

Per camere individuali o triple, potrete rivolgervi direttamente alla struttura da noi consigliata.

La quota NON comprende:
✓ Tutto quanto non previsto ne “La quota comprende”.

Scrivi a soul.associazione@gmail.com per ricevere tutte le info relative all’iscrizione.

Vi aspetto con gioia, ma soprattutto vi aspettano i boschi e le vigne!

Chi sono

Mi chiamo Stefania Campanella e da sei anni organizzo viaggi esperienziali per donne a Formentera e in Spagna. Vivendo in una Terra meravigliosa, dove è più facile rigenerarsi ed entrare in contatto profondo con la Natura, ho pensato di creare un’occasione per ritrovarci anche in Umbria.

Ho partecipato e completato diversi corsi dedicati alla Crescita personale (di Mindfulness, PNL, Pranic Healing 1° livello, Tantra, Respirazione consapevole per citarne alcuni) e all’Aromaterapia. Ho organizzato cerchi di donne a Roma e a Spoleto per conto della mia Associazione Culturale SOUL.

 

 

 

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Enric Majoral, gioiello dell’isola

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Tutte le foto di questo articolo sono state prese dal sito www.majoral.com

I gioielli ispirati a Formentera di Majoral

Enric Majoral vive a Formentera da tantissimi anni e ormai è una persona legata alla storia dell’isola.

Come si fa a non descrivere come qualcosa di prezioso un uomo che arrivò qui quasi per caso, che fondò il mercato artigianale de la Mola (conosciuto come mercatino hippy) e che poi creò una collezione di gioielli ispirati a Formentera, ottenendo una fama internazionale?

Io ho avuto il piacere di incontrarlo e alla fine dell’articolo vi racconto cosa mi ha più colpito di lui.

La storia

Enric arriva a Formentera nel 1971 e già nel 1974 inizia a cimentarsi nella creazione di gioielli. L’ispirazione gli arriva dall’intuito e dalla sperimentazione, per un risultato innovativo e autentico. Ma il suo laboratorio si svolge in ambiente famigliare e amichevole, a contatto con la natura e con l’essenzialità. Sono forse queste le due caratteristiche, oltre alla creatività e all’eleganza, che definiscono il suo stile.

Essere figlio di un artigiano e frequentare la scuola di Artes y Oficios di Sabadell, suo paese di origine, gli tornarono utili per costruire anno dopo anno uno stile inconfondibile e una azienda a conduzione familiare (oggi anche il figlio Roc fa parte dello staff creativo e tutta la famiglia è impegnata nell’azienda), più volte premiata nel corso degli anni. 

Fu comunque un autodidatta, e la sua passione lo ha portato a esporre in diverse gallerie d’arte europee, ma anche negli Stati Uniti, come a New York, dove è presente nella collezione permanente del Museum of Arts and Design.

La linea di gioielli

Artistica e contemporanea. I gioielli Majoral sono frutto di un processo creativo e sperimentale presente in ogni singolo pezzo.

La principale fonte di ispirazione sono Formentera, soprattutto la natura in tutto il suo splendore e i suoi meravigliosi dettagli, e il Mediterraneo, con le sue culture ancestrali e le sue tradizioni.

Dal 2012 Majoral produce i propri gioielli utilizzando materiali sostenibili nell’ottica di una produzione etica, che rispetta l’ambiente, anche grazie all’impiego di energie rinnovabili.

La Posidonia

Per me Formentera è uno spazio di ricostruzione e rigenerazione e di rinnovamento delle energie. È una fonte di ispirazione, uno spazio evocativo. Enric Majoral

L’isola è presente in quasi tutte le gioie create da Majoral, ma in particolare è la Posidonia a essere diventata particolarmente rappresentativa. Questa pianta, responsabile dell’incredibile trasparenza del mare dell’isola, si è fusa con la creatività dell’artista, divenendo una delle linee più famose e ricercate del brand.

Punti Vendita

A Formentera c’è un negozio a Sant Francesc (Calle de Jaume I, 29) e poi la grande boutique, dove si trova anche il laboratorio, a la Mola. A Barcellona ci sono 2 punti vendita (uno in Calle del Consell de Cent, 308 e l’altro in Calle de Santa Fe de Nou Mèxic, 3). A Ibiza, Majoral è in Calle de Anníbal, 8.

L’aneddoto

Un giorno andai al laboratorio Majoral della Mola per intervistare Enrica, o forse solo per regalargli una copia del libro Formentera non esiste, che era stato tradotto in spagnolo. Mi ricevette con molta riservatezza e umiltà. 

La cosa che davvero mi colpì incredibilmente fu la sua gioia per un pezzo di ferro che aveva ritrovato nel mare. Sembrava un bambino con in mano il giocattolo più ambito. 

Ecco vedere in un artista e imprenditore affermato ancora quella luce negli occhi, di curiosita ed entusiasmo, mi hanno confermato la sua infinita ispirazione e la sua indiscutibile originalità. Solo continuando a cercare, si continua a creare.

Il Premio

Ad aprile, in occasione di Sant Jordi (La Giornata Internazionale del Libro in Catalogna, una festa romantica e culturale) sono arrivata terza al concorso che Majoral ha lanciato per festeggiare questa ricorrenza. Ho partecipato con una poesia scritta per Formentera e ho vinto un buono! Ve la riporto qui sotto, nel caso siate curiosi di leggerla.

Isla Sagrada
 
Grazie per il tuo abbraccio confortante
che concedi a chi entra nelle tue acque cristalline,
come una Madre che non si nega mai,
come un Fiore, destinato a donare.
 
Grazie per la tua Brezza rigenerante,
quel vento gentile che delicatamente
invade chi lo respira, senza condizioni,
come la carezza involontaria di un neonato.
 
Grazie per il Faro che accendi ogni sera,
come fuoco per lasciare andare quanto già accaduto 
e fare spazio al domani; il tuo rituale più magico, 
come il saluto di chi riparte con la promessa di tornare.
 
Grazie per essere Acquamarina,
immensa e preziosa gemma mediterranea,
da toccare con rispetto, da ammirare senza mai stancarsi.
Perché riflette solo la Luce dei raggi primordiali.
 
E così io ti venero, Isla Sagrada, e nessuna parola 
potrà mai ripagare la tua sibillina immensità.
 
Appena torno sull’isola vado a ritirare il premio e vediamo. Vi farò sapere, tante da Majoral è tutto magnifico, come a Formentera.

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