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Channel: Formentera non esiste
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desnudaymarina: nudi a Formentera

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Chi sogna di essere a Formentera, raramente lo fa immaginandosi completamente vestito.
Al massimo in costume, in pareo o in infradito… ma l’isola invita tendenzialmente a liberarsi del superfluo (forse per questo è così facile partire solo con il bagaglio a mano?). Poi non tutti praticheranno il nudismo una volta lì, ma per chi è entrato in sintonia con l’isola, sarà difficile vestirsi nel senso più completo del termine…

Foto di Lluc Alcari

Nudi, mare e isla mi fanno pensare a Desnudaymarina, un libro fotografico apparso da poco su Internet, opera di due “amici” che anni fa fecero un giro delle Baleari all’insegna dell’amore e della libertà. Gli scatti non sono proprio delle opere d’arte, ma sanno trasmettere molto bene cosa significhi fondersi con le rocce di Formentera e lasciarsi andare…

Foto di Lluc Alcari

Traduco dalla intro del libro:

Il nudo, come fenomeno culturale e spirituale, risulta essenzialmente simbolico. A parte la apparente semplicità del punto di partenza, la sua analisi si addentra in territori oscuri. Rimane più facile pensare al richiamo sessuale, al fascino del proibito o al gioco del nascosto contro ciò che è evidente.

Foto di Lluc Alcari

Da questo punto di vista, sarebbe semplice spiegare perché determinati corpi nudi attraggono la nostra attenzione, risvegliando sentimenti e istinti. Però, oltre questo primo richiamo, il nudo da sempre è servito per veicolare contenuti più sottili…

Foto di Lluc Alcari

“Sono immagini dell’anima”. Ci parlano e soprattutto ci riempiono di un sentimento indefinito di incanto, dolcezza, innamoramento, voglia di conoscere paesaggi. Mare e donna nuda. Simboli antichi che da secolo ci hanno aiutato a trovare il nostro posto nel mondo…

Si ringrazia l’autore per le foto contenute in questo articolo, peraltro tutte scattate a Formentera…


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“Cerco una casa a Formentera sul mare”

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“Sì, anche io”. Rispondo a tutte le persone che mi scrivono per sapere dove andare a dormire (che poi io posso consigliare, ma non mi occupo di affittare case). E vorrei quella arancione e gialla che si trova più o meno al decimo chilometro.

Casa gialla al decimo km

In realtà, dormire davanti al mare, non è così semplice, anche se siamo su un’isola piccolissima. Alzarsi e tuffarsi senza prendere auto o moto è un privilegio che poche case di Migjorn posso permettersi. L’alternativa ideale per chi vuole avere “tutto comodo” (soprattutto con bambini al seguito) è affittare un appartamento a Es Pujols (che è sul mare), ma questo non soddisfa la seconda frase che si solito segue “però voglio stare fuori dal casino”. Eh ho capito. Ma non è possibile.

Es Pujols

A Formentera si sceglie un ritmo. O quello delle onde, o quello dell’estate. Il primo è quello che si trova nei pressi del Talaya, dell’hostal Santi, di Rafalet, del Pueblo Balear (e non solo).

Vista di una camera del Talaya

Pueblo Balear

Un moto ondoso che smuove l’anima, che placa i contrasti, che alimenta il prana. Qui i rumori diventano sinfonie, i colori pennellate di un artista solitario e l’aria un mix di profumi mediterranei  – rosmarino, salmastro, salvia selvatica, timo – che si rimpiangerà per tutto l’inverno. E neanche i bambini sono esenti da quello che io chiamo “spleen mediterraneo”.

Il ritmo dell’estate è quello più conosciuto: ci si alza, si pensa ai panini per il pranzo in spiaggia, magari al costume di ricambio. Leggerezza e relax. Si fa una passeggiata al porto, si mangia un gelato e se è mercoledì si fa un salto al mercatino della Mola (o domenica). La vacanza sarà comunque rigenerante e unica, perché il primo bagno nelle acque di Formentera strega un po’ tutti. Ma è un’altra cosa.

Se sapessi a chi chiederlo, io non vorrei capire dove dormire a Formentera, ma come non dormire mai: per non perdermi neanche un secondo di paradiso mentre mi trovo lì.

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Formentera Yin e Yang, 100 scatti per tornare sull’isola

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C’era bisogno di un altro libro su Formentera? Certamente. Un posto così magico meriterebbe almeno una collana. Per conoscere le diverse emozioni e le storie che lì sembrano essere infinite.

E così, dopo Formentera non esiste e Formentera senza vie di mezzo, ecco un nuovo libro per condividere un po’ di paradiso. Questa volta fotografico, inventato e cndiviso a quattro mani. L’autore delle magnifiche foto contenute nelle pagine di destra del libro sono di Mauro Marigliano, già presente da tempo nel gruppo di facebook. Mauro lo segue da anni e pubblicava alcune delle  foto scattate durante solitarie vacanze a Formentera. Da subito hanno colpito la mia attenzione: intense, coinvolgenti, yang!

Il libro ha inaugurato il primo progetto dell’associazione culturale no profit Formentera Filo Blu, fondata nell’11/11/11 insieme agli amici Davide Scalzotto e Antonio Ioannucci. Così gli ho proposto di entrare a far parte di questa idea-libro che da tempo mi frullava nella testa: la Formentera dello yin e dello yang. È proprio Davide Scalzotto a spiegare molto bene nella prefazione il senso di questo libro:

 

 

Può essere un gioco, quello di trovare gli opposti che suscita questa isola blu. Ma a volte il gioco diventa arte, come nel caso di questo libro di Stefania Campanella e Mauro Marigliano. Ciascuno di loro si è lasciato andare ai propri “deliri”, ha lasciato aperte le porte per farsi travolgere dai “vortici” di Formentera. Perché qui lo yin e lo yang si rincorrono come in un continuo gioco di spirali.

Chi conosce e ha assimilato questa isola magica lo sa. Mare e terra, colori freddi e colori caldi, flussi e riflussi,vuoti e pieni, caverne e solide rocce, sole cocente e ombra profumata, folle di turisti e solitudini profonde, abissi e precipizi, musica e silenzi, emotività e irrazionalità, “anima” e “animus”, vale a dire coscienza e condivisione delle proprie emozioni e conoscenza del proprio “sé” più profondo.

Rendere accessibili agli occhio di tutti gli innamorati di Formentera le sue foto è stato motivo di orgoglio dell’associazione. Tanto che presto alcuni scatti faranno parte di una mostra fotografica collettiva, dedicata a tutti gli appassionati di fotografia e della Formentera meno turistica.

(Formentera Foto Blu per info su come partecipare: lorenzo@formenterafiloblu.com).

Per scaricare l’anteprima o per acquistare il libro Formentera Yin e Yang: QUI
Per i soci del Filo Blu: pdf disponibile con donazione di 4 euro all’associazione.

Gruppo facebook Formentera Yin e Yang.Video Mauro

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La Formenteramania: esempi di isolana follia

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Formentera non è solo un’isola dove andare in vacanza. Per molte persone è anche un vortice dal quale venir risucchiati, per poi ritrovarsi allo stesso punto di partenza, ma con qualcosa di diverso: una dipendenza.

“Le sue spiagge attirano ogni anno migliaia di turisti e tra loro c’è sempre qualcuno che riparte con qualcosa in più: un inspiegabile bisogno di sapere quando potrà ritornare. Sono le persone che si sono sintonizzate con il respiro dell’isola a sentire di non potersene più distaccare completamente (pagina 3 di Formentera non esiste).

Sul gruppo di fb abbiamo organizzato un concorso, dove ognuno mostrava oggetti che testimoniassero il proprio grado di dipendenza da Formentera, in proprio livello di formenterite. Qui di seguito il vincitore:

Ma a parte il commovente geco di Alessandro ci sono stati altri esempi che avrebbero meritato un premio:

Poi qualcuno ha segnalato un caso disperato, davvero unico e quasi ai limiti della realtà:

E queste sono solo alcune delle dimostrazioni che a Formentera qualcosa di strano c’è. Senza nulla togliere a tante altre isole meravigliose del Mediterraneo. Una febbre, la febbre blu di Formentera, che non passa mai.

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Cap de Barbaria: Formentera luogo dell’anima

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Cap de Barbaria è come: una pista su cui poter decollare, per lasciare la vita delle cose ed entrare in quella dei pensieri.

Ogni volta che c’è la luna piena intorno al faro di Cap de Barbaria si radunano dei ragazzi con i bonghi e iniziano a suonare in attesa della rotonda e magica apparizione.

In piedi davanti all’Africa, terra lontana che fa arrivare con il vento la sua intensità, il faro domina l’immensità del mare e si riposa, dopo aver aiutato per secoli gli abitanti ad avvistare in anticipo gli attacchi dei barbari. Intorno, non ci sono né negozi né locali. Solo un terreno di ciottoli ricoperto di rosmarino e di cardi e un vento che accarezza lo sguardo. Si tratta di correnti sentimentali che si formano ogni volta che si torna quassù, forse perché il paesaggio, anziché estendersi verso l’orizzonte, si espande nell’interiorità di chi lo guarda (da Formentera senza vie di mezzo).

Almeno una volta nella vita, varrebbe la pena stendersi nell’oscurità illuminante che solo il cielo stellato di Cap de Barbaria regala a chi si abbandona sul muretto che circonda il faro. Per chiedersi o quantomeno ascoltare cosa ha da dirci la nostra parte più profonda.

A me spesso ha detto questo:
Ho trovato me stesso quando ho cominciato a volare libero dalle costrizioni e dalla fretta,
ho fluttuato leggero nell’aria e ho visto la mia vita da più in alto, respirando sereno,
pacificato con la mia mente, navigando sicuro di ciò in cui credo, ho cercato e trovato
la vita dentro di me, e ho scoperto che non siamo solo una frazione di tempo….

Traduzione da A Simple Mistake, Anathema. Per ascoltare la canzone vai qui. Si ringrazia Alchemias per l’ispirazione di questo post.

Alchemias Cassander

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Formentera a Roma e a Venezia

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Copertina di Formentera no existe

Se amate Formentera, ma non potete andarci, consolatevi. L’associazione culturale Formentera FILO BLU ha organizzato due eventi dedicati alla magia, ai protagonisti e alla cultura dell’isola. In occasione dell’uscita del libro Formentera no existe (la versione in spagnolo del mio primo libro, prodotta in collaborazione con l’associazione mybutterfly.it), ecco qui due eventi per sognare di essere lì, per qualche ora:

ROMA sabato 19 MAGGIO. Sala Mostra dell’Istituto Cervantes, piazza Navona 91 ore 19.00 in collaborazione con Istituto Cervantes.

Onde a Es Calo'

Presentazione di Formentera no existe, un sueño de 23 km. Tradotto da Felipe Bermejo. L’autrice e il vecepresidente dell’associazione Davide Scalzotto spiegare attraverso foto, video e opere d’arte di diversi artisti perché è un’isola che non esiste. Previste diverse sorprese blu e gadget ufficiali inviati dall’Ufficio del Turismo di Formentera, prodotti gastronomici dell’isola (come il “pesce secco“, presidio Slow Food), creazioni esclusive a tiratura limitata ispirati a Formentera (Piccole Gioie). A seguire concerto con canzoni realazionate all’isola. Per ulteriori info: info@formenterafiloblu.com

Il ciondolo realizzato da Flo per Formentera FILO BLU

 

Dutrante l’evento anche l’anteprima della mostra fotografica collettiva Formentera FILO BLU curata per l’associazione da Lorenzo Salvatori e l’esposizione di un prototipo di sandalo ispirato agli anni hippy di Formentera, realizzato dall’artigiana Daniela Ghezzo, presso la Libreria Spagnola di piazza Navona.

Formentera in aprile

 

L’evento a VENEZIA è il 15 GIUGNO. Una giornata intera in collaborazione con l’Università di Ca’ Foscari per la parte letteraria e dedicata al progetto Formentera Filo Blu, con ospiti direttamente dall’isola (Radio Illa, registi, Formentera Film, ecc.). Presto pubblicherò il programma. Per info: davide@formenterafiloblu.com

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Formentera doc: i vini Terramoll

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La terra di Formentera non produce molti frutti. Ma con l’impegno e la conoscenza si possono fare miracoli, come quello della cantina Terramoll, che da 2000 ha iniziato a coltivare e a produrre vino a Formentera.

Ad aprile scorso ho avuto la grande opportunità grazie all’amico Toni Ruiz (Radio Illa) di assistere a una degustazione di vino dentro il Centro Gabrielet di Formentera, tenuta dall’enologo Jose Abalde.

Ho appreso che i vini della isla sono molto minerali e alcune uve autoctone, come il Monastrell, sono allevate franco di piede (significa non impiantate come quasi tutto il vino prodotto in Europa in pianta americana, perché la filossera non sopravvive da queste parti). I vigneti si trovano alla Mola, nella parte più alta dell’isola (quasi 200 metri) e in parte in vigneti affittati da piccoli proprietari isolani: malvasia, viogner, moscatel, garnacha, premsal,cabernet, merlot e monastrell (piede di franco).

Io non saprei a quale vino dare la preferenza ma proprio dovessi sceglierei il rosè Rosa de Mar e il Primus Blanco, sono quelli che bevo di più quando mi trovo lì.

Rosa de Mar 2011 Con sentori di frutta rossa, fragola.

In occasione della presentazione di Formentera no existe a Barcellona, Xavier (Direttore cantina) e Jose (enologo) mi hanno omaggiato di alcune bottiglie da far assaggiare al pubblico, che mi pare abbia apprezzato moltissimo. Il consiglio per chi visita l’isola è quello di provare almeno un vino dal sapore di Formentera. C’è anche una bella novità: il vino bianco dolce, che consiglio come aperitivo. Salud!

foto de Xavi Gaja

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Dove Formentera è più blu

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Sembra assurdo, ma solo dopo quindici anni di vacanze e di perlustrazioni a Formentera scopro il tour in kayak. Un’esperienza imperdibile per tanti motivi: è facilissimo (non occorre esperienza), è divertentissimo (soprattutto se il “capogruppo” è Asier) ed è sensazionale remare sopra un’acqua che ricorda tonalità tailandesi.

Il primo tour che mi ha conquistato è stato quello che si organizza in occasione della luna piena. Vedere spuntare in cielo dalle piscine naturali la luna mentre il sole saluta dall’orizzonte lascia senza fiato. Ma per meravigliarsi fino in fondo consiglio il tour di tre ore (36 euro circa a persona). Si parte da Cala Saona, meglio se si è in due, perché i kayak prevedono una persona davanti e una dietro (se si è da soli ci si “accoppia” con altri “single”).

Dopo una brevissima spiegazione tecnica (ripeto: non serve nessuna esperienza), si inizia ad andare tutti insieme (noi eravamo circa quaranta persone) in direzione Cap de Barbaria. La prima cosa che mi ha emozionato è stata poter toccare l’isola con una mano metro dopo metro direttamente dall’acqua. In questa zona il mare è sempre calmissimo e questo rende la gita molto confortevole. Si rema, si osserva e si ascolta. Asier ci ha spiegato bene la questione della pietra marés (sapete perché in alcuni punti Formentera sembra tagliata con un precisione scientifica? Interessante storia…) e l’origine dell’isola, che coincide con la formazione delle Alpi.

Si continua con bagni facoltativi in insenature paradisiache. Non voglio svelare troppo, perché l’unico consiglio è andare alla scuola Municipal de vela della Savina e prenotare subito una escursione (andando al porto è una grande entrata sulla sinistra). Oppure tramite il sito (oltre al kayak, anceh windsurf, vela, ecc.). Per i soci del Formentera Filo Blu è previsto anche uno sconto.

Già mi manca il senso di libertà provato remando tra un azzurro e l’altro. C’è anche una sorpresa durante l’escursione che toglie il fiato, ma non voglio svelarla… Insomma non ci sono controindicazioni. L’unico vero pericolo è quello di innamorarsi di Asier, l’istruttore, per la sua simpatia, allegria e travolgente energia (peraltro, ha un glorioso passato legato alle Olimpiadi).

 

 

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Alchimia a Formentera: fiori, piante ed essenze blu

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“Formentera es una isla que despierta la creatividad”, Joan Antonio Cànaves

 A Formentera le alchimie tra due persone si verificano di continuo. Un po’ perché è facile incontrare/conoscere qualcuno (basta sostare qualche minuto nella piazza di san Francesc o al Fonda Pepe di sera), un po’ perché è un’isola magica di suo.

 

Papaveri isolani

La prima alchimia di cui parlerò in questo post è quella scattata con Raquel, insegnate di design di Mallorca: frizzante, creativa, simpatica e innamorata perdutamente di Formentera.

La bella Raquel

Quando ci siamo conosciute eravamo vestite nello stesso modo e ci siamo scambiate l’indirizzo dei rispettivi blog. Il suo, con uno special interessante su alcuni personaggi dell’isola, è El Tocador de Raquel.

El tocador!

Per chi non capisse bene lo spagnolo, riporto un riassunto di una intervista che mi ha entusiasmato: quella che Raquel ha fato a Juan Antonio Cànaves, alchimista erborista artigiano imperdibile.

 

Joan fa parte della polizia locale di Formentera, ma dentro la sua uniforme si nasconde un artigiano esperto di fiori e di piante isolani, con un bagaglio di aneddoti legati al folklore e alla saggezza dei contadini. Sono loro ad avergli trasmesso questa eredità delle piante medicinali autoctone, molte in via d’estinzione.

 

Romero de Formentera

Dopo anni di studio con Clara Castellotti, inizia a produrre essenze di isola: trasmettendo con le sue creme, le sue essenze e i suoi oli l’amore e la connessione che ha con le piante. La marca dei suoi prodigi è “Aigua de Terra” e si possono acquistare al mercato artigianale, presso il Centro Gabrielet.

 

Foto di Raquel Arañon

Tutti i prodotti sono realizzati artigianalmente tenendo conto:

dell’ora di raccolta, della luna, dello stato d’animo dell’artigiano, il quale – confessa – medita prima di ogni raccolta.

Joan, Foto di Raquel

Joan: Quello che più mi appassiona delle piante è il loro linguaggio, vedere come si esprimono e come si mettono in contato con le persone che gli si avvicinano con amore e rispetto. La mia intenzione è trasformare le piante dell’isola in prodotti creati con amore, sinergia ed energia positiva.

Ingo Formentera@aiguadeterra.com, telefono. 665263243

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INFORMENTERA: notizie sempre fresche dall’isola

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“Come mai ultimamente scrivi poco sul blog?”. Rispondo subito: un po’ per il solito colpevole (il tempo), ma anche perché organizzare ogni mese un nuovo numero del magazine Informentera insieme ai miei due soci, mi impegna molto. Così ho pensato che potesse essere un buon punto di riferimento per chi ha voglia di continuare a leggere le storie di Formentera, anche quando sono presa da altri impegni e non riesco a pubblicarle qui.

La rivista viene inviata esclusivamente ai soci dell’associazione Formentera FILO BLU; ma i suoi contenuti potete trovarlo dopo circa due settimane dall’invio sul blog. Ecco la copertina del secondo numero:

 

Troverete tanti modi diversi di vivere l’isola, dai racconti di chi la ha girata in mountain bike a chi, pur di non rinunciare a una vacanza in questo paradiso, si è fatto coraggio e ci è andato con i bambini piccoli, con ottimi risultati.

In più ci sono aggiornamenti continui sugli eventi 2013 previsti in diverse città italiane (serate gastronomiche, cinematografiche, mostre fotografiche, conferenze, ecc.). Tutte organizzate dal FILO BLU e dalla collaborazione di decine di persone che ovunque si rendo disponibile per rendere tutto questo possibile.

Foto di Stefano Magini

Inoltre, cerchiamo di trasmettere anche le basi della cultura isolana, soprattutto le tradizioni gastronomiche, che non dispiacciono mai… Mi auguro che questo ulteriore canale possa esservi utile nei momenti di mia temporanea latitanza. Un abbraccio a tutti i miei lettori.

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Melba e la Formentera rurale

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foto di Melba Levick

Per un turista di passaggio, non è facile accorgersi della Formentera rurale. A parte qualche capra e i grandi alberi di fico, gli orari in cui è ancora possibile incontrare “tracce contadine” non coincidono con quelli vacanzieri. Così, se non si vive sull’isola, ci si affida agli artisti che in tanti modi si sono lasciati ispirare dal lato pagés (contadino) di questa terra arida, per scoprire certi lati nascosti di Formentera o per farsi un’idea di come fosse il paesaggio in epoche passate.  Una di questi è la fotografa americana Melba Levick.

Attraverso i suoi scatti, si può ripercorrere la Formentera dei campi, del vino, del fango e del cotone… della semplicità e della durezza della vita contadina su un’isola poco fertile.

Melba arrivò alla Savina nel 1968, all’apice del movimento hippy e si accorse subito del magnetismo di questa terra, che chiama infatti la sua seconda casa (vive a Parigi).

Ogni tanto, quando ho voglia di sentirmi nel silenzio dei boschi isolani, risfoglio il libro di Melba “Formentera”, pubblicato nel 1982, e da una parte provo nostalgia per un tempo mai vissuto, che mi sarebbe piaciuto attraversare, ma anche gioia, perché molti scorci sono rimasti identici, come i fari, i muretti, i colori e, quando si ha la fortuna di incontrarli, i volti segnati dei payesi.

 

Altri riferimenti fotografici per scoprire una Formentera degli anni 70 sono: Beni Trutman e Reinald Wunsche.

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Il bacio delle onde

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Nella mia biblioteca blu dedicata a Formentera, in cui ci sono circa 27 libri tutti monotematici (non contando le guide e i miei;), ce ne è uno che mi trasporta direttamente in una casa dell’isola, che pur non sapendo dove si trovi, mi accoglie ogni volta che lo sfoglio: Ca Antinea (Antinea era la Regina di Atlantide). Si tratta di una casa dove si riuniscono diversi amici per parlare di anima, di amore e naturalmente della magia isolana.

Da questi incontri, deve essere nato il libro Il bacio delle onde. Si tratta di tavole con un breve poema abbinato a una foto o un acquarello. Gli autori sono: Jordi Canelles (acquarelli), Quim Cànoves (foto), Daniel Palomeras (poemi). Dalla prefazione: Il bacio delle onde vuole riflettere attraverso tre forme d’espressione, la nostra visione di alcuni aspetti dell’isola: il paesaggio di un universo ridotto, circondato dal cielo e di Mediterraneo, in cui i particolari acquistano un immenso rilievo sui vasti orizzonti…

 

TRADUZIONE [Il bacio delle onde]: Lesbidi, Saffo ed Erinna/un bacio si avvicina e si allontana./Dall’alito nascono anime/ e la loro morte è acqua./ e L’acqua muore nella terra. / Un bacio che oggi non si consuma./ Forse domani sarà/ anima, o sarà terra./ Ciò che è simile ci piace,/e il dissimile ci fa male./La conoscenza arriva/agli uomini con grande dolore./Lesbidi, il desiderio viene./E se ne va, per sempre, umano/capriccioso, incostante./S’allontana amorosamente.

Il mio sogno è quello di poter condividere la mia biblioteca blu con i veri amanti dell’isola. Forse, con l’associazione Formentera Filo Blu, prima o poi ci riuscirò. Formentera: la isla que no cansa

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7 fotografi e panna cotta allo hierbas

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Superare l’inverno organizzando eventi ispirati a Formentera non basta per cancellare la nostalgia dell’estate sulla isla. Ma aiuta. Nell’ultimo mese si sono svolti due serate, che racconto a chi non ha potuto partecipare o a chi non ne è al corrente.

26 gennaio 2013. Formentera Sale Blu. 

L‘agriturismo 4.5 ci ha preparato un menu speciale con piatti dove la gastronomia di Formentera si fondeva con quella romana: insalata payesa con baccalà, arancini di paella, caponata al sale liquido dell’isola e il dolce “Romentera“, panna cotta con rosmarino e hierbas. Un vero sballo.

Per l’occasione, e sempre all’insegna del Turismo Creativo (marchio registrato dall’associazione Filo Blu), il pittore Massimo Dell’Armi ha prodotto 5 quadri della collezione “Bluofili”. Io ho preso il Bluofilo 2.Abbinate, Isabella Borghese che da anni cura un progetto new romentica chiamato Livres et Bijoux, ha realizzato delle collane fatte a mano, che sul retro del ciondolo riportavano alcuni versi delle poesie che concludevano il trittico quadro-bijoux-libro della serata: il libro è Autastrale, ma avrò modo di parlarne più avanti. Tantissimi gli amici del Filo Blu che da tutta Italia ci hanno raggiunto: Marco Rossaro, Alessandra Zara, Floriana e Massimo, Ana Isabel, Riccardo Finocchi… ma anche tanti nuovi soci.

15 febbraio 2013. Formentera Foto Blu

Finalmente un’anteprima (2/3 scatti a fotografo) di Formentera FOTO BLU, una collettiva organizzata dall’associazione Filo Blu per presentare 7 visioni diverse dell’isola (i video non sono il massimo, ma rendono l’idea delle foto e prestissimo inserisco i mancanti): quella sognante e commovente di Christian Fallini, pura e irresistibile di Luca Renoldi, estrema e calda di Mauro Marigliano, struggente e animica di Vanessa Valentini, inaspettata e divertente di Raquel Arañon, psichedelica e accesa di Manuel Busetto, delle persone e delle storie di Carlo Giordani. Tutto è stato esaltato dalla cornice elegante e di design dell’hotel ca Pisani, che ha ospitato l’evento viziando con prelibatezza degne di un matrimonio a 4 stelle i partecipanti. Per farsi un viaggetto nell’evento ecco que la storify

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Avete mai visto il circo a Mitjorn?

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Esiste un film girato a Formentera nell’ottobre del 1994 e mai finito. Si tratta di Huyendo a Formentera (fuggendo a Formentera) del regista produttore spagnolo Xavier Gaja. La trama: una terrorista fugge sull’isola e si innamora di… vabbè visto che non sapremo mai come finisce, vale la pena soffermarsi di più su quello che la pellicola rappresenta. Lo racconta bene lo stesso autore in questo video: “a partire dal 1994, anno del girato, una serie di eventi sfavorevoli gli procurò diversi problemi economici.”

Oggi, a distanza di anni, Xavi ha rimesso mano al suo antico sogno e oggi chi vuole può vedere il suo “Huyendo a Formentera“. L’immagine più suggestiva è sicuramente quella del circo nella spiaggia di Mitjorn.

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Quello che trovo davvero affascinante è che una pellicola non finita sia perfettamente in sintonia con l’energia dell’isola: sfuggente, inafferrabile e misteriosa. A volte spietata e imprevedibile. Altre accogliente, magicamente assertiva e inequivocabilmente bidimensionale, come un attore mentre recita la sua parte… in un film senza fine.

trailer “HUYENDO A FORMENTERA – Es El Tiempo De Las Lagartijas” (Xavier Gaja 1994) from ELS FILMS DE LES SARGANTANES on Vimeo.

 

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Formentera non esiste da 3 anni

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L’amore dura tre anni, sosteneva nell’omonimo libro Frédéric Beigbeder, ambientando la fine della storia proprio a Formentera. Ma ormai è chiaro che le generalizzazioni hanno perso ogni barlume di veridicità. 3 anni fa veniva pubblicato Formentera non esiste. Un libro nato dall’amore per un’isola e dalla voglia di rinascere insieme a lei. Da una pietra incontrata a Mitjorn che mi diede la spinta per iniziare a scrivere, a una associazione per condividere con tantissime persone questa passione, tentando di ricambiare Formentera per tutta la bellezza e le sensazioni che dona a chi si connette con la sua magia.

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Lascerò che siano alcune foto del gruppo su facebook Filo Blu a raccontare questa storia piena di tutto (eventi, amicizie, doni, coincidenze, arte, sorprese, amori, lutti, discussioni, libri, mostre, lacrime, collaborazioni, fede nell’impossibile…), che dopo tre anni è più vitale che mai. Per questo ho deciso, come già anticipato, che quando finiranno le poche copie rimaste, Formentera non esiste non verrà ristampato: rimarrà un’esperienza unica, che continuerà a vivere nelle persone che l’anno letto.

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GRAZIE A TUTTI, NESSUNO ESCLUSO. 

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Formentera, amore e alchimia

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Schermata 2013-04-16 a 11.50.41Ancora un libro. Diverso dai precedenti. Non più una passeggiata immaginaria per scoprire un’isola inedita, non più una guida con consigli pratici per non sbagliare albergo o ristorante. Non più da sola, ora con quattro mani: un viaggio interiore a due, dentro le grotte segrete dell’anima, nascoste a Formentera. Una raccolta di poesie d’amore scritta con Alchemias, ispirata a leggi alchemiche e a un amore reale, spesso ambientati nelle sue spiagge e luoghi più suggestivi (la foto in copertina è Cap de Barbaria ed è stata scattata il 1° maggio 2012, quando ancora i due autori non si conscevano, ma già si scambiavano le poesie contenute in Autastrale 2012). I due fari, Il Re isola, Divertissement formenteresque

foto (16)

Due fari


Il rosmarino appena smosso


dalla timida brezza marina di oggi

ti libera dai pensieri non tuoi.

Immagini – chissà con quale essenza di te-

il fruscio assordante degli alberi della Mola di notte,

con streghe dai capelli neri lisci e vestite di bianco.

Una di loro corre, forse scappa, ma… torni alla luce.

Sei un terzo raggio? 
Il mare lo ha capito


e ti regala un azzurro increspato 
per creare ancora.

Stai camminando sulla lunga 
spiaggia di Migjorn.

La sabbia fina accarezza i tuoi piedi 
che si illudono di avanzare.

In realtà, sei fermo in un attimo.
Ti ho messo in pausa io,

per osservarti un po’.
 Con la mia essenza più impavida.

Voglio assorbire la forza che hai conservato per me,

sapendo che sarei ritornata. Prima e poi.

Ti sei perso finalmente.
Vai verso Cala des Morts,

per goderti 
un tramonto da cui si sente tutta l’isola.

L’acqua vuole abbracciarti nel blu
 e non hai né freddo né caldo.


Nonostante i vasi conduttori
 siano perfettamente sotto controllo,

mi appartieni di nuovo.
 Ma non per possederti questa volta.

O salvezza o morte.
 Perché lo sai, sono come la luna.

Vivo di luce riflessa, dalla tua spada.

 

Il libro è disponible in libreria (a Roma di sicuro si trova alla Libreria Argonauta) o si può acquistare (11 euro e spedizione gratuita) scrivendo a stefania@formenteranonesiste.comPresentazione a Roma sabato 20 aprile (ore 19.00 LIBERI DI) e il 31 maggio (Spazio Interiore ore 21.00). Grazie ancora alla casa editrice Ensemble per l’opportunità.

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Formentera Estate: Se proprio devi dormire…

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Se solo potessi non dormire quando mi trovo a Formentera… così non mi perderei neanche un secondo per godermi l’isola. Ma dovendo riposare almeno qualche ora, visto che in tanti me lo hanno domandato, vi do i miei consigli su dove alloggiare. Intanto, dipende dall’occasione della visita. Se si tratta di pochi giorni, per fare un’intervista o partecipare a un evento, nel caso in cui i divani dei miei amici siano tutti occupati, posso optare per un hostal o un hotel tra i più noti, forse quello dove sono stata più volte è l’Hostal Alemania (la mia prima notte a Formentera nell’agosto del 1997 la passai proprio qui).

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Se parliamo di pura vacanza, la mia raccomandazione è sicuramente quella di affittare una casa un po’ isolata. Scartando quelle vicine al mare (molto costose), soprattutto in alta stagione, la campagna tra Sant Francesc e Ca Marì non è affatto male, vicina a tutto, ma immersa nel silenzio. Se poi cercate indicazioni più dettagliate, ho dedicato un capitolo intero all’argomento  nella guida Formentera senza vie di mezzo eccone un estratto:

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Ma parlando di case, voglio raccontarvi una cosa che tutte le volte mi stupisce: sull’isola, ci sono tante case stupende, soprattutto lato cap de Barbaria (avete presente quelle che si vedono dal mare, alla cui vista tutti abbiamo esclamato: “Voglio quellaaaaa!!!?) che spesso ancora oggi sono senza corrente. Probabilmente, sono state costruite senza permessi negli anni 70, e oggi i proprietari se le ritrovano senza luce, ma con viste mozzafiato.

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A me è capitato di cenare in una di queste, con a pochi metri una piscina naturale, proprio nei pressi del faro… Sono queste le cose dell’isola che rompono gli schemi e che mi affascinano. Una libertà, a luce di candela.

 

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I preliminari del Formentera Film

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Manca davvero poco alla terza edizione del Formentera Film 2013, Festival Internazionale di cortometraggi, documentari e video arte, organizzato da due produttori e registi del porno, Monica Timperi e Silvio Bandinelli, esiliati a Formentera. La storia è che dopo aver partecipato come giurati a Lago Film Fest, iniziano a collaborare con gli organizzatori di quest’ultimo (Vivina e Carlo) e scommettono su questa nuova iniziativa.

 

Durante il weekend dal 24 al 26 maggio con una programmazione speciale e due ospiti straordinari, Lola Dueñas e Victoria Abril, Formentera si trasformerà in un sussuguirsi di proiezioni, eventi, feste e kermesse culturali.

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Sarà una giuria di esperti di cinema: Marta Muschietti, Carmelo Convalia, Klaus Hettmann e Xavi Gaja a decretare il vincitore del Formentera Film 2013 che riceverà il premio realizzato da Lorenzo Pepe.

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Domenica 26 maggio, sarò presente anche io con il mio socio Davide Scalzotto,  perché la nostra associazione è stata invitata a presentare il  Turismo Creativo presso il centro Gabrielet. Consegneremo anche un premio speciale, realizzato esclusivamente per il FILO BLU dalla vetreria di Murano, al cortometraggio ritenuto più vicino al concetto del Turismo Creativo.

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Non resta che aspettare. Intanto, vi consiglio di occupare i posti in prima fila, perché il Formentera Film è una di quelle cose che fanno bene a tutti: all’arte, a Formentera e all’Italia.

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FORMENTERA DI CORSA

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In realtà, l’isola andrebbe vissuta senza orologio e mai di fretta. Ma in questo caso si può fare un’eccezione: si è appena conclusa la 1/2 maratona di Formentera.

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La mezza “marató popular illa de Formentera” si ispira allo stesso concetto: chi si ferma è perduto! Si svolge in maggio, è aperta a tutti, federati e non, l’importante è essere maggiorenni e, soprattutto, molto allenati. I chilometri da percorrere sono circa una ventina (21,2, per l’esattezza) e si percorrono senza sosta, in un’unica tirata di circa due ore e mezza, dalla Mola alla Savina. Per l’occasione si possono trovare traghetti e alloggi scontatissimi. Quest’anno il vincitore si chiama Samuel Angel Urbano (qui un video della maratona).

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Chi solo all’idea avverte dei crampi alle gambe, può sempre godersi la competizione sdraiato sulla spiaggia, basta controllare di non essere sulla pista riservata ai maratoneti. O iniziare ad allenarsi per Formentera to run, un altro evento sportivo per correre sull’isola ma occhio, avete solo una settimana di tempo.

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Dritte per mangiare a Formentera [parte 1]

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Essendo tornata recentemente sull’isola, ho avuto la possibilità di mangiare di nuovo alcuni piatti della cucina spagnola e isolana che adoro. Allora, ho pensato di condividere con voi alcune indicazioni, augurandomi che vi possa essere utile per orientarvi in caso di vacanza a Formentera. Per correttezza nei confronti di tanti altri ristoranti tenete presente che:

1* Ci sono tantissimi altri posti in cui mi piace mangiare

2* Ci sono tantissimi posti che devo ancora provare e che non menziono solo perché devo ancora andarci

PRANZO ALLA FRAGATA, Plaja Migjorn, 30 euro a persona

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Ho ordinato una Paella de pescado e mentre la aspettavo mangiato ali&oli (in molti ristoranti questa salsa è fatta con spicchi di aglio privi di anima – la parte centrale verde – quindi non esistono effetti collaterali). Qui credo aggiungano rispetto a quelle che trovo di solito un po’ di mostarda. Ottima comunque. Ho bevuto un Terramoll bianco, è poco profumato, e anche caro (20 euro, quando con 10 potete ordinare un verdejo, un tipo di vino spagnolo bevibilissimo). La paella era ottima. Il pesce fresco e saporito. Il gestore mi ha spiegato come la cucinano e ho scoperto che lo zafferano utilizzato è a rametti e che nel preparato che pestano, viene aggiunto un particolare peperone, rosso scuro e leggermente piccante, che rende tutto più saporito. Per finire, hierbas con hielo claramente.

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Pranzare con la vista di Migiorn davanti non solo rende il pranzo indimenticabile, ma si abbina perfettamente ai piatti di pesce fresco, e ad altre prelibatezza isolane (come l’insalata payesa, che però questa volta non ho ordinato).

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CENA ALL’HOSTAL CAPRI, prezzo fideua 16 euro

Se avete già mangiato la paella in posti spagnoli, provate la fideua (al posto del riso c’è questo particolare spaghetto fino, molto diffuso in Catalunya), a me piace più di tutto. Questa volta ho provato quella dell’hostal Capri e non mi ha deluso. Le porzioni sono meno generose rispetto alla Fragata, ma la qualità è indiscutibile. La sala all’aperto è anche lontana dal chiasso notturno di Es Pujols.

DOLCE AL PEOPLE, Es Pujols

Di solito, non frequento Es Pujols. Ma fuori stagione ho avuto modo di scoprire diverse sorprese. Intanto, la novità è che lo chef scrittore Ezequiel Devoto (che nei miei libri soprannomino l’Antony Bourdain di Formentera), è entrato nello staff della cucina dell’albergo Tahiti e prepara anche alcuni dei suoi prelibatissimi dolci (era lo chef dolci del Chezz Gerdi) per il chiringuito People. Quando ci sono stata ho mangiato questo e non credo abbia bisogno di commenti:

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Mi restano da provare tantissime cose, la nuova gestione del Can Vent, il Vogamari, il panino vegetariano del Sa Garrafa… ma soprattutto tanti posti validi in cui tornare, a cominciare dal ristorante Es Calò. Buon aprovecho! (continua…).

 

 

 

 

 

 

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